Venerdì 26 Luglio 2024
VITTORIO BELLAGAMBA
Economia

Case, quanto conviene comprare in periferia

A Milano acquistare nella cerchia esterna della città costa quasi il 50% in meno rispetto ai quartieri più centrali, mentre se si affitta lo sconto si dimezza (-23%). Il caso anomalo di Bari

Periferia di Milano

Periferia di Milano

Milano, 1 Dicembre 2023 – Acquistare un'abitazione nelle periferie delle grandi città italiane presenta dei vantaggi a livello economico, ma quanto conviene realmente? A questa domanda risponde un'analisi compiuta da Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence, ha messo a confronto i costi di acquisto e di locazione nel centro urbano e nella periferia di alcune delle principali città italiane. Dove lo “sconto periferia” è più alto per l’acquisto che per la locazione Acquistare un appartamento a Milano nella cerchia più interna della città costa di media 7.336 euro/metri quadrati mentre oltre la linea della circolare 90/91 la cifra si abbassa a 3.833 euro/metri quadrati, una differenza pari quindi al -48%. Se si vanno a vedere le cifre della locazione lo “sconto periferia” praticamente si dimezza, passando al -23%. Infatti, se per la zona più centrale ci vogliono, di media, poco meno di 25 euro/metri quadrati per affittare una soluzione abitativa, fuori ne servono comunque 19,2. Situazione simile nella Capitale: se acquistare casa nella prima periferia romana mediamente costa il 47% in meno rispetto al centro dell’Urbe (5.346 euro/metri quadrati contro 2.851 euro/metri quadrati), quando si guarda all’affitto lo sconto si assesta sul -32% (19,7 euro/metri quadrati contro 13,4 euro/metri quadrati). “Molto spesso, il canone d’affitto non è proporzionale al valore dell’immobile locato – commenta Antonio Intini, Chief Business Officer di Immobiliare.it – e nella maggioranza dei casi, infatti, la cifra richiesta dal locatore viene determinata maggiormente delle caratteristiche intrinseche dell’abitazione, come dimensioni, numero di locali, piano, più che da quelle estrinseche come il prestigio dell’edifico o l’appetibilità stessa della zona. Questo spiega perché sia molto più conveniente, a parità di altre caratteristiche, mettere a rendita un immobile situato in periferia rispetto a uno nel centro città”. Dove invece è simile per l’acquisto e per l’affitto A Bologna lo scarto percentuale tra acquistare una casa nel centro città rispetto alla prima periferia si riduce notevolmente se confrontato con quello di Milano e Roma: -29% (4.228 euro/metri quadrati contro 3.020 euro/metri quadrati). Cambia di poco invece lo “sconto periferia” se la casa la si vuole affittare: -26% (21 euro/metri quadrati contro 15,5 euro/metri quadrati). La stessa cosa accade a Firenze: una casa nei quartieri esterni alla prima fascia costa, di media, il 25% in meno rispetto a una situata nel cuore della città (4.931 euro/metri quadrati contro 3.711 euro/metri quadrati). Se si parla di locazione la differenza percentuale tra centro e periferia passa al -23% (21,9 euro/metri quadrati contro 16,8 euro/metri quadrati). Dove poi è più alto per la locazione che per l’acquisto In controtendenza la città di Napoli: qui lo “sconto periferia” per l’acquisto di un’abitazione di ferma al -21% (3.245 euro/metri quadrati contro 2.574 euro/metri quadrati), mentre la forbice sia allarga se la casa la si cerca in affitto. Nei quartieri più centrali del capoluogo partenopeo si spendono in media 14,9 euro/metri quadrati mentre nella periferia alle porte del centro la cifra si abbassa a 10,7 euro al metro quadro: il 28% in meno. Il caso di Bari La città di Bari si presenta come un caso a sé stante rispetto alle altre analizzate. Qui, infatti, per la vendita si parla di un surplus periferia: acquistare casa in uno dei quartieri fuori dalla prima cerchia cittadina costa l’8% in più rispetto al centro storico (1.945 euro/metri quadrati contro 2.107 euro/metri quadrati). Per quanto riguarda invece la locazione i prezzi nei quartieri più decentrati si abbassano dell’11% rispetto a quelli afferenti al centro città (12,1 euro/metri quadrati contro 10,8 euro/metri quadrati). “Osserviamo che nelle città più grandi e dinamiche i prezzi al metro quadro dei quartieri centrali raggiungono punte davvero elevate, che spingono i giovani lavoratori verso la più sostenibile periferia. Nei centri urbani di dimensioni più contenute, pensiamo a Bologna o Firenze, il divario si riduce, ma resta difficile il percorso di acquisto della propria casa – evidenzia Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it – È ora importante, se non necessario, attivare sostegni all’acquisto per la fascia giovane della popolazione, in modo da aiutare la costruzione del legame tra la città e i suoi nuovi residenti”.