Venerdì 22 Novembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Così l’inflazione cambia le abitudini di spesa degli italiani. I dati di giugno: cosa rimane e cosa si taglia

Crescono i consumi di cibo confezionato, trend negativo nelle bevande

Spesa, foto generica

Spesa, foto generica

Milano, 28 luglio 2023 – Come cambia il carrello della spesa degli italiani a seguito delle oscillazioni dell’inflazione? Se lo domanda periodicamente la società di consulenza NielsenIQ (Niq) che, nell’ormai nota indagine denominata ‘Lo stato del largo consumo in Italia’, fotografa lo scenario della grande distribuzione organizzata nel nostro Paese e analizza, mese per mese, l’andamento dei consumi e delle abitudini di acquisto delle famiglie italiane. Tornando all’inflazione, i dati rilasciati qualche giorno fa dall’Istat evidenziano che l’indice generale dei prezzi al consumo ha subito, nel mese di giugno, una ‘netta decelerazione’: i prezzi al consumo sono rimasti stabili rispetto al mese precedente e aumentati del 6,4% rispetto a giugno del 2022, contro una crescita del 7,6%, sempre su base annua, registrata a maggio 2023 rispetto a maggio 2022. Il rallentamento dell'inflazione è stato influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici e ha provocato, a sua volta, un rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’ (alimentari, prodotti per la cura della persona e della casa), che a giugno è stata del 10,5%.

Il carrello della spesa di giugno: cosa rimane, cosa si taglia

Un primo dato rilevante è che le scelte di acquisto dei consumatori, fatte per contrastare gli effetti dell’inflazione si traducono, a giugno, in una riduzione del 1,2% del mix del carrello della spesa, portando la variazione reale dei prezzi all’11,5%. Per quanto riguarda i prodotti più presenti nel carrello, non si ferma la crescita inarrestabile dei prodotti dedicati agli animali domestici (+15,7%), categoria merceologica che già da molti mesi mostra l’incremento a valore (ovvero, l’aumento dei prezzi) più significativo. Per quanto riguarda invece l’andamento a volume (ovvero, le quantità acquistate dai consumatori), la categoria del ‘cibo confezionato’ (cresciuta in valore, solo nel mese di giugno, del 14,4%) è anche l’unica con un andamento positivo (+1,8%), mentre in tutte le altre si osserva un trend negativo, specialmente nelle bevande (-8,7%) e nel freddo (-7,3%). Continuando a esaminare i prezzi finali delle categorie merceologiche, a giugno le più dinamiche risultano essere ‘pane, pasticceria e pasta’ (+14,1%), ‘formaggi’ (+12,7%) e ‘frutta e verdura’ (+9,5%), mentre la salumeria è quella in cui si osserva il trend di crescita più basso (+2,4%). Zucchero (46%), passate (37,5%) e surgelati vegetali (36,3%) sono i prodotti alimentari che guidano la top ten di quelli più acquistati nel mese di giugno 2023.

Altri dati interessanti del mese di giugno

Stando ai dati di Niq, nel mese appena trascorso il fatturato della grande distribuzione organizzata in Italia è cresciuto complessivamente del +8,7% rispetto alla performance dello scorso anno, registrando un giro d’affari pari a 9.2 miliardi di euro. L’indagine evidenzia inoltre che tutti i canali distributivi registrano un trend positivo rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, guidano la crescita gli ‘specialisti drug’ (negozi specializzati in prodotti per la detergenza della casa e della persona), con un incremento pari al +12,2%, seguiti da discount (+11,1%), superstore (+10,9%), supermercati (+7,5%) e, infine, da liberi servizi e iper di superficie maggiore ai 4.500mq (+6,1%).

Per quanto riguarda l’incidenza promozionale, si interrompe il trend negativo dei mesi precedenti. La percentuale di vendite effettuate in promozione nel mese di giugno 2023 è pari al 23,3%, in lieve crescita sia rispetto al mese di maggio 2023 (23,2%, +0,1 punti percentuale), sia allo stesso periodo del 2022 (23%, +0,3 punti percentuale). Infine, a giugno la quota di prodotti a marchio del distributore nella grande distribuzione si attesta al 22,2%: un valore decisamente inferiore a quello di maggio 2023, quando la marca del distributore aveva raggiunto quota 31,9%.