Roma, 16 marzo 2020 - Va oltre i 22 miliardi di euro il monte risorse che il governo mette in campo nel decretone sanitario e economico anti-Coronavirus che sarà varato oggi. Il rinvio è stato deciso ieri notte, in un Consiglio dei ministri convocato come gabinetto di guerra e preceduto da una giornata di trattative e di contrasti nella maggioranza e con l’opposizione. Una vera manovra, "Cura Italia", finanziata tutta in deficit, per tentare di arginare gli effetti drammatici del virus sulla sanità e sull’economia italiana. Intanto, la Fed ha tagliato il costo del denaro (ora i tassi sono prossimi allo zero) e ha varato un acquisto di titoli da 700 miliardi di dollari, con la speranza di sostenere l’economia Usa e ridare fiducia ai mercati.
Ecco le poste più importanti del governo Conte: 10 miliardi per gli ammortizzatori sociali e 5 di garanzia pubblica per la sospensione o il rinnovo di mutui e prestiti che dovrebbe consentire un’iniezione di liquidità da 340 miliardi di euro. La ’manovra’ non soddisfa il centrodestra, ma il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è certo della sua efficacia: "Nessuno sarà lasciato solo. Faremo ciò che è necessario per proteggere il Paese".
Sono 4 i capitoli-chiave del pacchetto: sanità, famiglie, imprese, lavoratori. Arrivano 1,15 miliardi per la Sanità e 1,5 miliardi per la Protezione civile. Ci sono fondi per gli straordinari di medici e infermieri, la possibilità per i prefetti di requisire alberghi e strutture per le persone in quarantena, il potere per la Protezione civile e per il nuovo commissario straordinario di requisire mezzi per potenziare gli ospedali. Il commissario, Domenico Arcuri, potrà fronteggiare la carenza di mascherine e di macchinari di terapia intensiva anche avviando intere nuove linee produttive. Per tutelare i lavoratori 10 miliardi: cassa in deroga per 9 settimane a tutte le imprese (nella bozza finale però si specificava ’oltre i 5 dipendenti’). Chi ha continuato ad andare al lavoro a marzo avrà un bonus di 100 euro, se ha un reddito fino a 40mila euro. Per gli autonomi, inclusi i lavoratori del turismo e dello spettacolo, bonus da 600 euro e ’reddito di ultima istanza’ per chi è sotto i 10mila euro e si è dovuto fermare.
Vengono sospese le attività di riscossione coattiva, dalle cartelle alle notifiche, insieme alla sospensione dei pagamenti di ritenute, contributi e Iva per tutte le imprese sotto i 2 milioni di fatturato e senza limite di fatturato per le imprese dei settori più colpiti (turismo, trasporti, ristorazione, cinema, fiere). Su questo, però, Gualtieri ha precisato: "Chi ha possibilità di pagare, lo faccia perchè sono risorse prezione per il nostro bilancio e la Sanità". Sospesi i mutui fino a 18 mesi per chi è in difficoltà. Per i nuclei coi figli a casa congedi retribuiti al 50% fino a 15 giorni o, in alternativa, bonus baby-sitter da 600 euro (1.000 per medici e sanitari). Dentro il pacchetto misure per proteggere autisti di scuolabus, taxisti, postini. Rimborsi degli spettacoli, sostegno all’editoria.
Prima casa
Stop alle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, non si dovrà presentare l’Isee. Fondo da 200 milioni per i redditi dei lavoratori danneggiati dalla crisi.
Lavoro
Un premio di 100 euro a marzo ai dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a operare nella sede di lavoro. Il bonus esentasse spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l’anno
Welfare
Arrivano quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, 9 settimane concesse a tutti. Del totale, 3,3 miliardi serviranno per l’estensione della cassa in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi agricoltura e pesca. Resta escluso il lavoro domestico
Partite Iva
Ai lavoratori automi sarà riconosciuta un’indennità una tantum di 500 euro. Vale per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell’agricoltura e dello spettacolo
Mascherine
Fondi per 50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l’acquisto di mascherine e guanti. Le mascherine chirurgiche possono essere prodotte in deroga: le aziende devono fare richiesta all’Iss. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono
Protezione Civile
Per far fronte alla crisi del Coronavirus, il decreto destina 1,15 miliardi al fabbisogno per la Sanità e 1,5 miliardi al Fondo per le emergenze nazionali istituito presso la Protezione civile
Ospedali
Per fronteggiare l’emergenza, le strutture sanitarie private, accreditate e non, dovranno mettere a disposizione il personale, i locali e le apparecchiature. Le prestazioni saranno remunerate dalle Regioni con una somma di denaro a titolo di indennità
Poste
A tutela degli operatori, niente contatto né firma per le raccomandate: il postino le infilerà nella buchetta una volta verificata la presenza in casa del destinatario. Così anche le assicurate e la distribuzione pacchi
Mamma o papà
Congedi ‘speciali’ dal 5 marzo per tutti i dipendenti: 15 giorni da utilizzare tra mamma e papà (non in contemporanea) al 50% dello stipendio. Congedi non retribuiti a chi ha figli tra 12 e 16 anni. Nessun limite di età in caso di figli disabili. Il bonus baby-sitter di 600 euro sarà in alternativa
Quarantena
Il prefetto può requisire alberghi o simili, per ospitarvi le persone in quarantena. Il capo della Protezione civile può requisire presidi sanitari e medici pubblici e privati. Previsti indennizzi
Aziende
Le imprese più colpite (palestre, teatri, cinema, ristoranti, ecc...) possono sospendere i versamenti di ritenute, contributi, premi assicurativi e Iva fino al 31 maggio