Roma, 7 aprile 2020 - Non sono mai state così chiuse quelle case. Da Parma, Silvia fa sapere che ne approfitta per fare le pulizie di primavera. Esce solo per portare fuori il cane e riempire il frigo. Però coglie il lato positivo della situazione: "Stando ferma si hanno meno spese e alla fine anche i soldi diventano secondari". Non per tutte. Qualcuna proprio non ce la fa a tirare avanti e chiede aiuto alla Caritas o all’Inps, dubitando di poterlo ricevere almeno dall’istituto di previdenza. FOCUS/ Le istruzioni per richiedere il bonus
Fra gli oltre 2 milioni di domande per il bonus di 600 euro ci sono infatti quelle del 12% delle escort italiane, travolte dalla frana del mercato del sesso a pagamento che l’epidemia ha fatto crollare del 94%. Lo comunica Escort Advisor, il cui fondatore, Mike Morra, precisa che non si tratta di un danno subito passivamente, ma di una scelta responsabile. E anche su questo terreno è in agguato il paradosso: "Chi gestisce il proprio profilo su questo sito ha operato un atto di coscienza verso di sé e la collettività nonostante la professione non rientri, in quanto non riconosciuta né tutelata, tra le attività di cui è stata decretata la chiusura dall’11 marzo". Silvia ha 40 anni e per lei "la salute viene prima di tutto". Fra i clienti c’è chi non demorde: "La maggior parte sono persone ragionevoli e stanno a casa, ma qualcuno vuole venire a trovarmi anche in questa situazione". Anche lei pensa al lavoro smart e a tutti propone il piano B: "Possiamo tenerci compagnia con una videochiamata". Sono circa 120mila le escort on line in Italia. Il lockdown non minaccia il benessere del 46% di loro che 600 euro li guadagna in una sera, il 26% è convinta che se la crisi durerà solo qualche mese riuscirà a cavarsela. Ma una piccola fetta si senta perduta tra affitti e bollette. Dal 17 febbraio le ricerche su Google a tema ’escort’ hanno iniziato a diminuire progressivamente in parallelo alle misure di contenimento.
Ma sono soprattutto le sex workers a essersi defilate fino a toccare il minimo storico di 6.500 annunci registrato il 13 marzo (a febbraio erano 12.500). L’opzione in remoto è l’unica chance per l’industria dell’amore: dagli appartamenti gli incontri si trasferiscono davanti a una web cam, il virtuale che per tanto tempo è stato uno sfizio alternativo diventa l’ultima spiaggia. Chiara racconta che in videochat all’inizio sono tutti imbarazzati. Lei organizza brindisi a luci soffuse, rinfranca l’imbranato con il dialogo e apre i suoi orizzonti: c’è chi le mostra il Colosseo, chi i cimeli di famiglia. Oltre il porno, dentro l’emozione: "Sentirsi desiderati è importante dentro l’isolamento". In quella specie di Decamerone che sono "Le cronache di Escort Advisor" si confessano anche gli uomini come Timido ’67: "Sono chiuso in casa da due settimane. Sento gridare tutto il giorno e il cane è troppo stanco per uscire la decima volta in tre ore. Urla di astio perché non ho fatto qualcosa che la secondina non mi ha chiesto. Di bambini che rimbalzano per la casa". E allora ecco la tentazione di accarezzare vecchi numeri memorizzati al cellulare, di uscire dal carcere: "Vado in bagno. Solo lì posso stare da solo. Simulo una doccia e chiedo a lei, a Ramona, se ha dieci minuti per me come al solito. Le dico che è un’emergenza. La cara ragazza come al solito è disponibile". FOCUS Il link per il download della app AutoCert19 per chi possiede un dispositivo mobile Apple: https://onelink.to/autocert19