Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Contratto statali, firmato accordo. Aumenti da 63 a 117 euro

L'intesa riguarda quasi 250mila persone e prevede circa 85 euro lordi in più in busta paga ogni mese. Il primo scatto a marzo. Ecco tutte le novità

Il ministro per la Pubblica amministrazione Marianna Madia (Lapresse)

Roma, 23 dicembre 2017 - È stato firmato nella notte, dopo mesi di trattative, il nuovo contratto degli statali, ovvero per i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici Inps e Inail, per il triennio 2016-2018. L'accordo, firmato dall'Aran con Cgil, Cisl, Uil e Confsal (non hanno firmato Usb, Cgs e Cisa) riguarda circa 247mila persone e prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base. Un contratto che sembra fare da apripista per altri comparti. L'intesa, che pone fine a un blocco durato otto anni, prevede una forbice di aumenti sullo stipendio base dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime. A questo aumento tuttavia va aggiunto un assegno per dieci mensilità tra i 21 e i 25 euro per le retribuzioni più basse mentre alcune amministrazioni potranno erogare un bonus supplementare. La tranche di aumenti per il 2018 scatterà da marzo.

Statali, assenteisti nel mirino. Per un furbo paga tutto l'ufficio

Ecco i capisaldi dell'accordo:  

VALIDITA' E COMPARTI - Il contratto è valido per il triennio 2016/2018 e riguarda le Funzioni Centrali cioè i lavoratori dei ministeri, delle agenzie e degli enti pubblici non economici come Inps e Inail, per un totale di 247.000 dipendenti.  

INCREMENTI ECONOMICI - L'aumento medio mensile è pari, a regime, a circa 85 euro lordi sullo stipendio base. Gli incrementi economici sono in linea con l'accordo del 30 novembre 2016 e sono fatti salvi gli 80 euro del bonus Renzi. La forbice di aumenti sullo stipendio base va dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime. A questo aumento tuttavia va aggiunto un assegno per dieci mensilità tra i 21 e i 25 euro per le retribuzioni più basse, mentre alcune amministrazioni potranno erogare un bonus supplementare a tutela della perdita del bonus fiscale di 80 euro. La tranche di aumenti per il 2018 dovrebbe scattare da febbraio-marzo.

PAUSA PRANZO E TICKET - La durata minima della pausa lavoro resta di 30 minuti e sostanzialmente nulla cambia per il buono pasto. Nel testo definitivo del contatto non è stata, infatti, recepita la richiesta di ridurre il tempo del break, mentre è stata raccolta la proposta per mantenere il ticket così come di fatto è oggi. L'importo del buono è quindi fissato a sette euro solo per le amministrazioni soggette alla norme di spending review, mentre può essere più alto altrove. Inoltre il ticket scatta non dopo sette ore mezza di lavoro, ma ne bastano sette e dodici minuti (la media giornaliera in cui si dividono le 36 ore settimanali standard). 

PREMI ECCELLENZA - Nella versione finale non c'è più la sanzione per chi sfora con i premi di eccellenza ma resta il tetto per l'importo: non si può andare oltre il 30% di maggiorazione. E resta anche la necessità di prevedere in contrattazione integrativa una quota "limitata" di dipendenti 'eccellentI' a cui concedere l'extra. 

ORARI, STRAORDINARI E FERIE - La Pubblica Amministrazione apre le porte all'orario di lavoro 'elastico', con fasce di tolleranza in entrata e in uscita. Viene anche potenziata la possibilità di passare al part time. Inoltre anche nella P.a il lavoratore, su base volontaria e a titolo gratuito, potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessità familiari (figli piccoli) o di salute, la parte che eccede le quattro settimane di ferie di cui ognuno deve necessariamente fruire. Tra le novità last-minute anche un massimo per gli straordinari, fissato in 200 ore annue a testa. Contro possibili 'furberie' viene poi sancito nero su bianco il principio per cui "le ferie non potranno essere godute ad ore". 

FORMAZIONE - Viene introdotto un libretto formativo, per cui "le amministrazioni curano, per ciascun dipendente, la raccolta di informazioni sulla partecipazione alle iniziative" di questo tipo. 

TETTO A PRECARIETÀ, DURATA MASSIMA 4 ANNI - Il contratto a tempo determinato non potrà superare i 36 mesi, prorogabili di altri 12 ma solo se in via eccezionale. Come nel privato, il numero dei dipendenti a termine non potrà andare oltre il 20% del totale. Superate le soglie non si potrà essere assunti (si entra solo per concorso) ma l'esperienza maturata farà punteggio. 

MOLESTIE SESSUALI E DONI DI VALORE - Vengono esplicitate e rafforzate le sanzioni da infliggere in questi casi: in prima battuta il molestatore incappa in una sospensione (fino a un massimo di 6 mesi). Ma se il comportamento viene replicato scatterà l'espulsione definitiva. Via anche chi chiede regali sopra i 150 euro come scambio di favori. 

PUGNO DURO SULLE ASSENZE STRATEGICHE - Si rimarrà fuori dall'ufficio e senza stipendio fino a due assenze ingiustificate in continuità con le giornate festive. La stessa sanzione è prevista per ingiustificate assenze di massa. Se la condotta si ripete si passa al licenziamento. E non si scappa, visto che tutto sarà registrato in un 'fascicolo personalè. Soprattutto quando in un ufficio si registrano tassi di assenteismo anomali, non giustificabili, a rimetterci saranno un pò tutti, visto che sarà il monte premi non potrà essere aumentato. Una clausola tuttavia direziona la sanzioni maggiori sui singoli assenteisti.

WELFARE E MISURE LO STRESS -  In sede di contrattazione di secondo livello, le amministrazioni potranno riconoscere ai loro dipendenti benefit ad hoc, dalla polizze sanitarie alle borse di studio per i figli, dal biglietti gratis per i musei ai presiti facili. Gli statali potranno poi contare su un organismo ad hoc per dare impulso alla legalità, all'innovazione e al benessere organizzativo con focus su "misure di prevenzione dello stress lavoro correlato e di fenomeni di burn-out", la sindrome che colpisce i 'lavoratori 2.0' e quanti hanno un rapporto stretto con il pubblico. Una sorta di esaurimento emotivo che sarebbe sempre più diffuso nel mondo occidentale. 

LUNA DI MIELE ANCHE PER COPPIE OMOSESSUALI - Le unioni civili valgono come i matrimoni su permessi e congedi. I conviventi potranno così godere dei 15 giorni di stop retribuito riconosciuti per le nozze. Anche nella P.A. il lavoratore potrà cedere ad un altro dipendente, che abbia necessità familiari o di salute, la parte che eccede le settimane di ferie obbligatorie.

STRETTA CONTRO ABUSI LEGGE 104 - Di norma i permessi previsti dalla legge sulla disabilita andranno inseriti in una programmazione mensile e solo in caso di "documentata necessità" la domanda potrà essere presentata nelle 24 ore precedenti. Intanto le tutele previste per le terapie salvavita vengono estese anche ai giorni di assenza dovuti agli effetti collaterali dei trattamenti (con un limite temporale di 4 mesi). Arrivano inoltre i permessi ad hoc per viste specialistiche.

SINDACATI SODDISFATTI - "Un risultato storico. Un contratto che da più diritti e archivia la legge Brunetta", ha commentato la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino. "Dopo oltre nove anni finalmente restituiamo un contratto nazionale ai lavoratori pubblici, il primo che sottoscriviamo è quello delle Funzioni Centrali che riguarda i lavoratori dei ministeri, delle agenzie e degli enti pubblici non economici". Si tratta, aggiunge, "di quasi 250 mila lavoratrici e lavoratori a cui estendiamo diritti, in particolare su permessi e congedi dove introduciamo tutele importanti, sia per l'espletamento di visite, terapie ed esami diagnostici sia alle donne vittime di violenza alle quali, dopo i tre mesi di congedo previsti dalla legge, il contratto garantisce altri tre mesi di aspettativa. Si estendono, inoltre, le norme sul diritto allo studio includendo i lavoratori a termine e riconoscendo anche il diritto a svolgere la formazione prevista da albi o ordini, si potenzia e si rende più esigibile la formazione e si introduce il libretto formativo". "Un contratto quello degli statali firmato questo mattina particolarmente ricco e robusto che fa tesoro dell' intesa recentemente siglata sulla legge di stabilità e che mette immediatamente in circolo le risorse stanziate dalla stabilità stessa", ha dichiarato il segretario confederale Cisl, Ignazio Ganga.