I rider di Just Eat diventeranno lavoratori dipendenti e avranno il contratto della logistica: lo prevede un accordo tra JustEat Italy e Cgil, Cisl, Uil con cu isi dà il via libera all’assunzione di quattromila rider entro fine anno. Per i lavoratori del colosso del delivery arriveranno quindi buste paga, ferie, malattia e la tutela contro gli infortuni anche se una parte della retribuzione resterà ancorata alle consegne fatte.
"È un risultato importante - affermano Cgil, Cisl, Uil - che restituisce la giusta dignità all’attività di questi lavoratori, affermando diritti ed eque tutele contrattuali. Just Eat ha accettato di applicare ai rider il Contratto nazionale Trasporti, Merci e Logistica integralmente, convenendo con la proposta del sindacato e ritenendolo idoneo alle proprie necessità, articolando le diverse clausole e la necessità di maggiore flessibilità organizzativa attraverso un accordo aziendale". I rider di Just Eat diventano così lavoratori subordinati, dipendenti a cui saranno garantiti: paga base, legata ai minimi contrattuali e non alle consegne, Tfr, previdenza, integrazione salariale in caso di malattia, infortunio, maternitàpaternità, ferie, orario di lavoro minimo garantito, maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno, rimborso spese per uso mezzo proprio, dotazioni di protezione adeguati, anche in riferimento alla pandemia, e diritti sindacali.
E’ previsto un premio di valorizzazione, che tiene conto delle consegne effettuate, limitando le stesse ad un massimo di quattro nell’arco di un’ora, al fine di ridurre al minimo il rischio per la salute e la sicurezza dei rider.
"Siamo convinti - dicono i sindacati - che possa aiutare ad indicare una via di regolazione del settore. Auspichiamo che le altre piattaforme seguano il modello definito. Non c’è bisogno di inventarsi nulla, le regole e i contratti nazionali esistono già. Nei prossimi giorni lavoreremo per spiegare il valore dell’intesa".
Nel novembre scorso il gruppo aveva anticipato l’intenzione di regolarizzare i rider e di procedere a 4mila assunzioni in Italia.
"Con questo accordo - ha commentato Giampiero Falasca, il giuslavorista che ha assistito Just Eat - finalmente si rompe il muro di incomunicabilità tra il sistema dei diritti di protezione sociale del lavoro e la Gig Economy".