Milano, 6 marzo 2021 - Non è quasi mai stato considerato un investimento ma ancora di più oggi, con i tassi d’interesse a zero (o addirittura negativi), il conto corrente è solo uno strumento per gestire le somme necessarie per affrontare le spese correnti, avere una riserva disponibile per eventuali spese straordinarie e poter accreditare lo stipendio o la pensione, pagare le bollette, rimborsare prestiti e mutui, disporre di una carta di credito o di debito (bancomat) quantomai utile nella stagione del cashback.
Il conto corrente però non è un servizio gratuito offerto dalle banche ma ha un costo. Che, ecco una buona notizia tra le tante pessime arrivate al tempo del Covid, nell’ultimo anno è sceso pur rappresentando comunque una voce di spesa di cui tenere conto nel budget familiare e che può arrivare in media fino a quasi 180 euro all’anno che si riducono di oltre un terzo se si opta per un conto web.
Secondo l’analisi annuale di SOStariffe.it, che ha considerato, con l’ausilio del suo comparatore di conti correnti (https://www.sostariffe.it/conto-corrente/ semplice e immediato da usare ovunque siamo grazie all’app per dispositivi mobili: https://www.sostariffe.it/app/), una a una tutte le singole voci di costo che gravano su un correntista-tipo di 27 istituti e distinto tra tre profili di consumatore (single, coppia e famiglia), oggi rispetto al marzo di un anno fa un conto corrente tradizionale costa in media 178,18 euro l’anno, l’8,38% in meno.
Se lo si utilizza metà allo sportello e metà online, la spesa scende a 145,32 euro (-4,06%) ma per risparmiare davvero bisogno utilizzare solo l’home banking. Tanto che un conto tradizionale usato solo online costa all’anno 121,70 euro, con un ribasso dell’1,42% mentre il conto di una banca online vede il costo crollare a 56,51 euro sempre all’anno con una riduzione rispetto a marzo 2020 del 3,54%.
Restando nell’ambito dell’utilizzo telematico del conto, le famiglie sono quelle più beneficiate dalla riduzione dei costi, scesi a 63,60 (-9,63%) con una banca online e a 139,37 (-7,19%) per un istituto tradizionale.
Bene anche le coppie con rispettivamente 54,73 (-4,16%) e 123,36 euro (-4,97%), mentre è andata male ai single con rincari sempre rispettivamente del 6,79% a 48,20 e del 13,26% a 102,38.
Nel complesso il canone annuo delle banche online è cresciuto del 10,62% a 29,67 attuali. Tra le operazioni in aumento troviamo i versamenti di contanti e assegni (+12,50%), le cui commissioni balzano da 0,88 a 0,99 euro, e anche il canone annuo della carta di credito (+9, 59%), cresciuto da 21,66 a 23,74 euro.
In compenso ci sono anche alcune operazioni che sono diventate del tutto gratuite. Ad esempio, il canone anno della carta di debito nella media dei casi considerati è stato del tutto abolito. Si spende molto meno anche per la domiciliazione delle utenze (-84,32%) e i bonifici (-35%). Se invece si utilizza una banca tradizionale allo sportello, prelevare il contante costa 1,19 euro (+2,51%) e addirittura 2,02 da un Atm di un altro istituto, mentre è gratuito su quella della rete della propria banca. La commissione sul versamento di contanti e assegni è rincarata addirittura del 19,23% a 48 centesimi con un più 21,21% a 50 cent per il singolo assegno.
Consigli utili
Per scegliere il conto corrente più vantaggioso, spiegano ad Altroconsumo (www.altroconsumo.it) valutate sempre più di un’offerta anche attraverso i compratori online. Verificate la tipologia dei costi che possono essere a canone fisso annuo o mensile comprensivo di tutti i servizi base o variabile in base alle operazioni. Sappiate che un canone molto basso potrebbe comprendere però poche operazioni al mese, e il pagamento di quelle aggiuntive.
Quindi valutate, rispetto alle esigenze – accrediti, rateizzazioni, bollette, prelievi, bonifici, carte di pagamento – se non sia meglio spendere un o’ di più per avere un servizio adeguato. In genere poi prelevate con il bancomat i contanti dalla rete di sportelli della vostra banca per evitare costi aggiuntivi per ogni operazione se utilizzate gli ATM di altre banche.
Domiciliate, come ricordano ancora ad Altroconsumo, il pagamento delle bollette. Un servizio comodo e gratuito come l’accredito di stipendi o pensione che, al momento dell’apertura del conto, consente anche di ottenere condizioni più vantaggiose. Infine, di fronte a un aumento del costo del conto corrente, che deve essere comunicato dalla vostra banca, si ha il diritto di non accettare le nuove condizioni. In qualsiasi caso, comunque, si può decidere di ricontrattare le condizioni con il proprio istituto o di chiudere il conto dopo averne aperto un altro in un’altra banca che vi offra condizioni migliori e dove si può, con la "portabilità", spostare il vecchio conto corrente, senza penali e costi aggiuntivi.