Sabato 27 Luglio 2024

Cos’è il conguaglio in bolletta e perché arriva. Tutto quello che devi sapere

Cosa si intende per bolletta di conguaglio e cosa fare quando la si riceve: le diverse tipologie

Conguaglio in bolletta - Crediti iStock Photo

Conguaglio in bolletta - Crediti iStock Photo

Il conguaglio in bolletta è una dei timori più alti per i consumatori che, molto spesso, vivono una situazione di panico nel momento in cui ricevono a casa una fattura da pagare che ha un importo pari anche al doppio di quello che solitamente si spende per le utenze di luce e gas. Spesso, quando si riceve un conguaglio, si può pensare che si tratti di un errore nel calcolo da parte della società che ha emesso la fattura o comunque si fa fatica a capire le somme richieste a quale periodo corrispondano, così come poco chiari sono i motivi che hanno portato a quella maxi bolletta. L’importante in questi casi è rimanere calmi e contattare immediatamente il fornitore per capire se effettivamente si tratta di un errore nella lettura dei consumi oppure è stato esercitato un conguaglio.

Cos’è il conguaglio

Per capire come comportarsi nel caso in cui si dovesse ricevere un conguaglio è necessario partire dalla comprensione effettiva dello stesso. Con conguaglio si indica la situazione che mette in pareggio il dare e l’avere ed è dunque un’operazione che ha il principale fine di regolarizzare tutte le situazioni ripartite in maniera sbagliata o di stabilizzare tutti i fenomeni sottoposti a frequenti oscillazioni. Ne deriva che il conguaglio viene misurato sulla base dei soli consumi effettivi, ovvero quelli che vengono letti direttamente dal contatore. A questi, inoltre, vanno a sommarsi i costi per l’energia che non erano stati fatturati nelle bollette precedenti. È importante notare che la temuta bolletta di conguaglio va a chiudere l’annualità e indica in maniera esclusiva i consumi che sono stati rilevati, per autolettura o con intervento del personale del gestore dell’utenza, sul contatore del gas, dell’energia elettrica o dell’acqua del cliente. Se i consumi effettivi sono superiori a quelli che erano stati stimati c’è la necessità di saldare la propria posizione, con un conguaglio appunto, con le spese per le utenze che saranno per forza di cose più alte rispetto al solito.

Perché arriva

I consumi dei clienti delle aziende di luce e gas non sono sempre effettivi, ma spesso vengono stimati dalle compagnie stesse che non hanno accesso diretto al contatore. Tali consumi stimati sono generalmente più bassi rispetto a quelli reali, motivo per il quale si rende necessario un conguaglio per annullare il debito che il consumatore ha nei confronti del fornitore dell’utenza. L’ammontare del conguaglio è calcolato partendo dall’importo dovuto, al quale viene sottratto quanto è già stato pagato dal cliente nelle precedenti bollette di luce e gas. Da quanto fin qui detto, è possibile rintracciare le cause che generano un conguaglio in tre principali situazioni: - il mancato invio dell’autolettura da parte del consumatore, con l’azienda erogatrice dell’utenza che non ha contezza dei consumi effettivi ed emette le bollette solo sugli stimati; - lo scarso valore dell’efficienza energetica dell’abitazione che crea delle nette disparità tra i consumi stimati e quelli effettivi rilevati alla fine dell’annualità; - le tariffe di luce e gas che non sono adatte alle reali abitudini di consumo del cliente che, generalmente, ha delle esigenze superiori rispetto all’accordo che ha sottoscritto con la società erogatrice del servizio.

Come pagare un conguaglio

Nel momento in cui riceve una bolletta di conguaglio, il consumatore si ritrova di fronte a una spesa che non avevo considerato e che, dunque, può mettere seriamente in difficoltà la gestione del proprio bilancio. Per agevolare il consumatore sono state previste delle modalità di pagamento che gli consentono di dividere l’importo dovuto in più tranche, attraverso la rateizzazione della bolletta di conguaglio. Con questo metodo il consumatore può vedere le somme in eccesso dovute essere spalmate su più mesi, con gli importi delle rate che andranno a maggiorare le bollette dei mesi successivi alla ricezione. È molto importante sottolineare che le procedure, le modalità e i meccanismi per la rateizzazione della bolletta di conguaglio sono propri di ogni fornitore, motivo per il quale è bene confrontarsi con lo stesso per capire come procedere per il pagamento.

Conguaglio, a che periodo può riferirsi

In tema di conguaglio e tutela dei consumatori, molto importante è stato quanto deciso dalla Legge di Bilancio 2018 che, di fatto, ha escluso la possibilità che possa essere applicato il cosiddetto maxi conguaglio. Prima dell’intervento, infatti, le società erogatrici dei servizi di luce, gas e acqua potevano inviare bollette di conguaglio relative ai consumi dei cinque anni precedenti, con la conseguente elevata maggiorazione delle cifre. Dal 2018, invece, è stato deciso che il conguaglio può riferirsi al massimo ai due anni precedenti, producendo come risultato delle bollette di pareggio del dare e avere nettamente più basse rispetto al recente passato. Il mancato rispetto di questi limiti temporali porta le aziende erogatrici dell’utenza a provvedimenti disciplinari da parte dell’Antitrust. Entrando più nel dettaglio, l’utente invia il reclamo e ha il diritto di sospendere il pagamento delle somme richieste fino al momento in cui non venga fatta chiarezza sulla legittimità della richiesta. Qualora l’Antitrust ritenesse valido il reclamo presentato dall’utente, è previsto che lo stesso entro tre mesi riceva il rimborso dei pagamenti effettuati a titolo di indebito conguaglio. C’è, tuttavia, un requisito fondamentale per la concessione del rimborso, ovvero che l’utente abbia comunicato i dati di consumo in oggetto delle fatture senza commettere errori.

Tipologie di bollette di conguaglio

Volendo classificare le bollette di conguaglio, il primo aspetto da tenere in considerazione è che, benché sempre tra loro divise, i conguagli di luce e gas non hanno particolari differenze. L’unica divergenza si trova nel fatto che i fornitori del gas non hanno ancora la possibilità di effettuare un controllo dei consumi da remoto, cosa che invece è possibile per chi eroga corrente elettrica. In aggiunta è possibile dire che, oltre al normale conguaglio, esistono altre due tipologie di bollette simili: - la bolletta in acconto, che viene calcolata solo in relazione ai consumi stimati poiché in quel periodo di consumo non è stato possibile effettuare delle reali letture del contatore. Più nello specifico, la stima è fatta sul valore che è stato dichiarato dall’utente in sede di sottoscrizione del contratto di fornitura, con i consumi previsti che fanno riferimento ai valori dell’anno precedente; - la bolletta di conguaglio e acconto, con i consumi che vengono in parte calcolati basandosi sulle letture del contatore e in parte su delle stime. Si tratta dunque di una bolletta mista e di transizione, emessa solitamente nel momento in cui non si ha la possibilità di effettuare una completa lettura del contatore.