Giovedì 21 Novembre 2024
ALEX LUNG
Economia

Congedo di paternità, l’Italia a confronto con i Paesi Ue. In Spagna è di 16 settimane (con stipendio al 100%)

L’Ue stabilisce che ogni Stati membro debba garantire ai neo-papà almeno 10 giorni di astensione obbligatoria dal lavoro, ma alcuni hanno puntato maggiormente sul welfare famigliare

Bologna, 19 marzo 2024 – Come ogni anno, la festa del papà si conferma un’occasione per ragionare sul welfare famigliare, spesso offuscato da una percezione ormai oltrepassata dei ruoli di padre e madre. In Italia, mentre per le donne sono previsti 5 mesi di astensione obbligatoria dal lavoro per la nascita del figlio (2 mesi prima del parto e 3 dopo, oppure 1-4 o 0-5), per gli uomini il congedo di paternità è limitato a 10 giorni, in linea con il minimo stabilito dalla normativa europea. Ma com’è la situazione negli altri Paesi dell’Ue?

Congedo di paternità: confronto tra Italia ed Europa
Congedo di paternità: confronto tra Italia ed Europa

Chi segue la normativa europea

Secondo i dati più recenti pubblicati dal Parlamento europeo (marzo 2023), la maggior parte degli Stati membri si adegua alle regole fissate da Bruxelles, concedendo ai padri tra i 10 giorni e le 2 settimane circa di astensione dopo la nascita del figlio. Nello specifico si tratta appunto dell’Italia, di Bulgaria (15 giorni), Cechia (14), Cipro (14), Croazia (10 o 15 in caso di gemelli), Danimarca (14), Germania (14), Grecia (14), Irlanda (14), Lussemburgo (10), Malta (10), Polonia (14), Romania (10 o 15 su richiesta), Slovacchia (14), Svezia (10) e Ungheria (14). Per quanto riguarda lo stipendio, la quota varia da paese a paese: alcuni assicurano il 100% della normale retribuzione, mentre altri lo limitano al 70% o a una quota fissa (ad esempio, nel caso della Slovacchia, 39 euro al giorno).

Boom di richieste di congedo di paternità in Italia: l'andamento dal 2017 al 2022
Boom di richieste di congedo di paternità in Italia: l'andamento dal 2017 al 2022

3-4 settimane

Sei Stati dell’Unione Europea riservano ai neo-papà quasi un mese di congedo. Si tratta di Austria (4 settimane), Belgio (20 giorni), Estonia (30), Francia (25 o 32 in caso di gemelli), Lituania (30) e Slovenia (30, +10 in caso di gemelli e +20 in caso di parto trigemellare). La retribuzione resta la stessa in Estonia, Francia e Slovenia, scende al 78% in Lituania e viene fissata a 717 euro al mese in Austria.

2 mesi

Paesi Bassi e Portogallo sono gli unici due Paesi europei a riconoscere al padre il diritto di assentarsi dal lavoro per circa due mesi. Nel primo caso si tratta nello specifico di 7 settimane, nel secondo di 9. In entrambi gli Stati lo stipendio resta invariato.

Spagna e Finlandia in testa

Spagna e Finlandia sono gli Stati dell’Ue che assicurano più giorni di congedo ai neo-papà. Nel paese mediterraneo si tratta di ben 16 settimane retribuite senza alcun taglio, mentre per quanto riguarda la Finlandia il discorso è più complesso. Nell’agosto 2022 è infatti stato abolito il congedo di paternità, sostituito da una ‘banca’ di 160 giorni condivisa tra i due genitori. Entrambi possono eventualmente decidere di cedere un massimo di 63 giorni al partner. 

Gli altri benefit

La panoramica non sarebbe completa senza concentrarsi sugli altri dispositivi di welfare famigliare presenti in alcuni Stati europei. Sono presenti infatti i congedi parentali di natura facoltativa, generalmente sottoforma di banche di periodi nei quali madre e padre possono assentarsi negli anni. Si tratta, ad esempio, di 10 mesi in Italia, 26 settimane in Irlanda480 giorni in Svezia e 39 settimane in Spagna