Bologna, 19 marzo 2024 – Come ogni anno, la festa del papà si conferma un’occasione per ragionare sul welfare famigliare, spesso offuscato da una percezione ormai oltrepassata dei ruoli di padre e madre. In Italia, mentre per le donne sono previsti 5 mesi di astensione obbligatoria dal lavoro per la nascita del figlio (2 mesi prima del parto e 3 dopo, oppure 1-4 o 0-5), per gli uomini il congedo di paternità è limitato a 10 giorni, in linea con il minimo stabilito dalla normativa europea. Ma com’è la situazione negli altri Paesi dell’Ue?
Chi segue la normativa europea
Secondo i dati più recenti pubblicati dal Parlamento europeo (marzo 2023), la maggior parte degli Stati membri si adegua alle regole fissate da Bruxelles, concedendo ai padri tra i 10 giorni e le 2 settimane circa di astensione dopo la nascita del figlio. Nello specifico si tratta appunto dell’Italia, di Bulgaria (15 giorni), Cechia (14), Cipro (14), Croazia (10 o 15 in caso di gemelli), Danimarca (14), Germania (14), Grecia (14), Irlanda (14), Lussemburgo (10), Malta (10), Polonia (14), Romania (10 o 15 su richiesta), Slovacchia (14), Svezia (10) e Ungheria (14). Per quanto riguarda lo stipendio, la quota varia da paese a paese: alcuni assicurano il 100% della normale retribuzione, mentre altri lo limitano al 70% o a una quota fissa (ad esempio, nel caso della Slovacchia, 39 euro al giorno).
3-4 settimane
Sei Stati dell’Unione Europea riservano ai neo-papà quasi un mese di congedo. Si tratta di Austria (4 settimane), Belgio (20 giorni), Estonia (30), Francia (25 o 32 in caso di gemelli), Lituania (30) e Slovenia (30, +10 in caso di gemelli e +20 in caso di parto trigemellare). La retribuzione resta la stessa in Estonia, Francia e Slovenia, scende al 78% in Lituania e viene fissata a 717 euro al mese in Austria.
2 mesi
Paesi Bassi e Portogallo sono gli unici due Paesi europei a riconoscere al padre il diritto di assentarsi dal lavoro per circa due mesi. Nel primo caso si tratta nello specifico di 7 settimane, nel secondo di 9. In entrambi gli Stati lo stipendio resta invariato.
Spagna e Finlandia in testa
Spagna e Finlandia sono gli Stati dell’Ue che assicurano più giorni di congedo ai neo-papà. Nel paese mediterraneo si tratta di ben 16 settimane retribuite senza alcun taglio, mentre per quanto riguarda la Finlandia il discorso è più complesso. Nell’agosto 2022 è infatti stato abolito il congedo di paternità, sostituito da una ‘banca’ di 160 giorni condivisa tra i due genitori. Entrambi possono eventualmente decidere di cedere un massimo di 63 giorni al partner.
Gli altri benefit
La panoramica non sarebbe completa senza concentrarsi sugli altri dispositivi di welfare famigliare presenti in alcuni Stati europei. Sono presenti infatti i congedi parentali di natura facoltativa, generalmente sottoforma di banche di periodi nei quali madre e padre possono assentarsi negli anni. Si tratta, ad esempio, di 10 mesi in Italia, 26 settimane in Irlanda, 480 giorni in Svezia e 39 settimane in Spagna.