Giovedì 6 Marzo 2025
ROBERTO CANALI
Economia

Confimprese, vince la resilienza. Consumi in calo ma la catena tiene

A Maranello l’assemblea dei 490 brand commerciali. Resca come Ferrari: "Cautela restando ottimisti"

Mario Resca, presidente di Cofimprese, ieri all’assemblea di Maranello

Mario Resca, presidente di Cofimprese, ieri all’assemblea di Maranello

Per fare business sono abituati a correre gli imprenditori di Confimprese, l’associazione italiana leader nel retail che raggruppa 450 marchi commerciali con operatori primari che operano con reti dirette e franchising, ma quest’anno dovranno superare loro stessi. In un quadro internazionale condizionato da forte instabilità. Forse per questo la scelta di riunirsi al Museo della Ferrari di Maranello per il primo consiglio direttivo del 2025 si potrebbe leggere anche come un appello all’ottimismo, nonostante tutto, quasi a voler far propria una massima del "drake", Enzo Ferrari che amava ripetere: "Se puoi sognarlo, puoi farlo".

Un sogno con i piedi per terra quello del presidente Mario Resca, che nonostante un 2025 partito in una maniera un po’ piatta è ottimista sull’andamento dei prossimi mesi. "In questi giorni si aprono nuovi scenari si parla di dazi oltre che di guerre commerciali e guerre politiche, oltre che guerre vere che speravamo potessero terminare a breve – ha salutato gli imprenditori associati aprendo i lavori dell’assemblea – Abbiamo notizie contrastanti, ad esempio i dati sull’occupazione in Italia sono i migliori in assoluto, ma temiamo che l’inflazione riparta per effetto dei dazi. Dobbiamo difenderci, le nostre catene di retail sono le più resilienti, i nostri imprenditori sono in grado d’investire e rinnovare per rispondere a un mercato molto demand".

Gli associati di Confimprese rappresentano 90mila punti vendita in Italia e danno lavoro a oltre 800mila addetti. Di sicuro il 2025 è iniziato, dal punto di vista dei consumi, tra mille cautele: nel mese di dicembre dal punto di vista della spesa si è registrato +1,3% a valore riallineandosi al trend debole del 2024 fermo a +0,7%, le previsioni per il 2025 non segnalano al momento un cambio di passo. Anzi, la crescita dei volumi è stimata con un perfetto +0,0%. In calo anche quella a valore con una media ponderata del +1,7% a fronte di un tasso d’inflazione del +1,5% (dati Banca d’Italia), dunque pari al +0,2%. La brusca frenata degli ultimi 3 mesi del 2024, che è passata dal 34,7% di ottobre 2024 al 24,7% di gennaio 2025, ha inciso sulle previsioni dell’anno in corso con il rischio reale che si possa aprire un periodo di stagnazione.

"Vogliamo mantenerci ottimisti, quest’anno apriremo altri 4mila punti vendita, questo è un elemento molto importante. Ci sono nuovi investitori in Italia di aziende che vengono a investire qui, così come ci sono imprenditori italiani che sono pronti a investire all’estero, noi stiamo cercando di promuovere l’internazionalizzazione tra i nostri associati attraverso i nostri servizi di consulenza. Stiamo investendo in innovazione, risorse umane, questo è il segno di una condizione di buona salute della nostra associazione. Pensiamo che il nostro mercato sia molto competitivo e rappresenta l’Italia e l’italianità anche all’estero".