Giovedì 19 Dicembre 2024
GIORGIO COSTA
Economia

Concordato preventivo per le partite Iva, Sogei rilascia il software. Chi può partecipare

La “partita” riguarda una platea di contribuenti con un reddito netto imponibile pari a circa 27,5 miliardi di euro e con una media pro capite di 16.381 euro

Una lavoratrice con partita iva

Roma, 18 luglio 2024 – E’ partito ufficialmente con il rilascio del software da parte di Sogei l’operazione del concordato preventivo per le partite Iva forfettarie che possono così cominciare a calcolare la proposta del Fisco (15% la flat tax ordinaria che scende al 5% per le nuove attività) anche se sul tavolo del ministero vi sono ancora le richieste degli ordini professionali di prevedere maggiori vantaggi per chi aderisce al patto fiscale a partire da un regime migliorativo dei controlli. Una “partita” che riguarda una platea di contribuenti con un reddito netto imponibile pari a circa 27,5 miliardi di euro e con una media pro capite di 16.381 euro.

Va subito premesso che per i soggetti in regime forfettario il patto fiscale sarà annuale e non biennale e così professionisti e autonomi aspetteranno di arrivare vicino al termine di adesione (fissato al 31 ottobre) per decidere se accettare la proposta reddituale sul 2024 avendo già più chiaro quale sarà il risultato reddituale dell’anno e se il calcolo del fisco si avvicina o, meglio ancora, è conveniente rispetto agli incassi reali. Naturalmente, sarà avvantaggiato chi sarà certo di avere affari in crescita nel 2024 e potrà quindi accettare ben volentieri un imponibile inferiore, su cui versare la flat tax al 15% (al 5% per le “nuove attività”).

Non saranno interessati all’operazione concordato preventivo tutte le partite Iva forfettarie (1,8 milioni quelle registrate dalle ultime statistiche fiscali delle Finanze) in quanto, a parte lo sbarramento del reddito minimo di 2mila euro, sono operative alcune come il passaggio al regime agevolato nel 2024 o aver aperto la partita Iva nel 2023 direttamente in regime forfettario. Complessivamente il mondo dei forfettari presenta un reddito netto imponibile pari a circa 27,5 miliardi di euro, con una media pro capite di 16.381 euro; redditi su cui l’imposta sostitutiva (15% o 5%) vale circa circa 3,2 miliardi di euro, in media di 1.947 euro a soggetto. Il nuovo software messo a punto da Sogei agirà direttamente sul modello dichiarativo e permetterà, attraverso un apposito applicativo (Redditionline), di calcolare la proposta di concordato compilando il quadro LM del modello Redditi 2024. Proposta che poi potrà essere accettata entro il termine di presentazione della dichiarazione (31 ottobre).

Da sottolineare, infine, che le informazioni del Fisco sui forfettari saranno più dettagliate a partire dall’anno prossimo, grazie ai dati provenienti dalle fatture elettroniche, obbligatorie per tutti dal 1° gennaio scorso. È questo uno dei motivi del livello sperimentale e annuale del concordato per chi applica la flat tax. Un concordato che, se mal utilizzato, rischia di mettere in crisi sia il rapporto con il contribuente sia il gettito previsto. L’accoglimento da parte dei contribuenti all’accordo preventivo sul reddito avrebbe bisogno, secondo la Commissione Finanze del Senato, di una premialita “più incisiva” che si spinga anche al “rinvio del versamento dell’acconto all’anno successivo prevedendo anche “rateizzazioni” degli importi. Così come si potrebbe ampliare da 30 a 60 giorni il termine per versare le somme richieste dall’Agenzia con gli avvisi bonari emessi dopo controlli automatizzati e formali delle dichiarazioni e della liquidazione dei redditi a tassazione separata.