Il Friuli-Venezia Giulia dice addio al digital divide. Come annunciato ieri in conferenza stampa a Trieste, ben 181 piccoli comuni della regione possono ora vantare una connessione internet superveloce, grazie alla fibra ottica FTTH. Un grande passo avanti verso la digitalizzazione, raggiunto con il completamento del Piano Banda Ultra Larga.
Dietro a questo importante risultato c’è l’impegno di Open Fiber – il principale operatore FTTH in Italia e il primo tra gli operatori wholesale only del continente – insieme a Infratel Italia e alla Regione Friuli-Venezia Giulia. Grazie a un investimento significativo, nei comuni compresi nel piano, Open Fiber ha portato la connettività a circa 160mila unità immobiliari e a oltre 800 sedi della Pubblica Amministrazione, quindi scuole, ospedali, ambulatori, uffici comunali, biblioteche e stazioni di forze dell’ordine.
"Un risultato importante, perché il Friuli-Venezia Giulia è la seconda regione del piano BUL che completiamo dopo il Molise, a breve seguirà l’Umbria e nel corso dell’anno il resto delle regioni", ha spiegato l’amministratore delegato di Open Fiber Giuseppe Gola. "Qui – ha continuato Gola – la nostra azienda ha potuto lavorare in maniera più rapida grazie al rapporto proficuo con istituzioni, imprese locali e operatori per completare il Piano BUL".
Il Piano BUL, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Infratel Italia, prevede la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga in oltre 6mila comuni italiani delle aree bianche, ossia borghi e piccoli centri sprovvisti di connettività ultraveloce.
La rete in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) è l’unica tecnologia attualmente disponibile in grado di raggiungere e superare la velocità di connessione di un gigabit al secondo, consumando peraltro il 60 per cento in meno di energia rispetto a una rete in rame.
E la copertura delle aree più remote, considerate a fallimento di mercato, è solo l’inizio. Open Fiber, infatti, opera nella regione anche nell’ambito del piano “Italia a 1 Giga”, finanziato dai fondi PNRR, in base al quale porterà fibra FTTH a circa 46mila civici entro giugno 2026. Inoltre, nelle città di Udine, Pordenone e Gemona del Friuli, l’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola ha già cablato 67mila unità immobiliari con un investimento privato di oltre 24 milioni di euro.
Il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha voluto ringraziare il Mimit e Infratel "e ovviamente non posso che ringraziare Open Fiber per il lavoro svolto perché andare a coprire le aree bianche della nostra regione con 3mila chilometri di fibra ottica significa di fatto rendere attrattivo tutto il nostro territorio, restituendoci anche e soprattutto un’idea di sviluppo sia a livello nazionale che europeo".
Dalla stessa riflessione è partito Pietro Piccinetti, amministratore delegato di Infratel: "La connettività non è solo un’infrastruttura, ma una leva fondamentale per il progresso sociale ed economico".
Per Giuseppe Gola, amministratore delegato di Open Fiber "il Piano BUL nasce per fornire ai cittadini di borghi e piccoli paesi la stessa possibilità di connettersi che hanno a disposizione gli abitanti delle grandi città". Gola ha voluto sottolineare il valore sociale della fibra ottica: "siamo orgogliosi di celebrare oggi questo traguardo in una regione da sempre attenta alla digitalizzazione. Ora l’obiettivo è far sì che la nuova rete FTTH venga il più possibile utilizzata, per migliorare la vita dei cittadini e agevolare lo sviluppo delle imprese del territorio".