Roma, 28 ottobre 2024 – Quando si è alla ricerca di un lavoro e si affrontano colloqui è utile pensare che, oltre all’azienda, a scegliere sia anche il candidato. Nel contatto con la realtà economica, infatti,
chi cerca un impiego può farsi un’idea d i come potrà essere prestare servizio in un dato posto di lavoro, avendo anche la possibilità di fare domande in sede di colloquio che possano chiarire ogni dubbio. Un aspetto fondamentale in questa fase è sicuramente quello relativo alla retribuzione, visto che spesso è proprio il valore dello stipendio a far propendere verso questa o quella opportunità di carriera. A quanto detto va aggiunto che non per forza il candidato deve accettare le somme che gli vengono offerte, soprattutto quando crede di valere di più o avere un’esperienza tale da consentirgli un livello maggiore di retribuzione. In questi casi parte la cosiddetta fase di negoziazione dello stipendio che deve essere affrontata dal candidato, così come dal lavoratore, in maniera consapevole e preparata evitando di commettere errori banali.Negoziare lo stipendio: come fare
Il presupposto dal quale è necessario partire quando si negozia lo stipendio è che parlare di denaro può arrecare imbarazzo in molte persone e, specie nelle fasi di selezione, può essere complesso trovare le giuste argomentazioni per alzare l’asticella retributiva. Il consiglio è dunque quello di attendere che l’azienda presenti un’offerta di lavoro concreta, così da non anticipare i tempi, e solo nel momento in cui ci saranno delle cifre sul tavolo della contrattazione avviare il processo negoziale.
Oltre alla scelta dei tempi, è necessario che il candidato/lavoratore si dimostri preparato sia su cosa dice la legge che sul suo stile di negoziatore. Molto utile è conoscere chi si ha davanti, magari cercando online le esperienze di altri candidati che hanno sostenuto il colloquio o lavorato per quella data azienda, o più semplicemente su quale sia stato il percorso del proprio interlocutore con una semplice ricerca su LinkedIn.
Per ciò che riguarda gli argomenti a sostegno della propria tesi, il candidato/lavoratore che cerca di alzare lo stipendio deve avere dalla sua una serie di motivazioni convincenti. Fare un elenco in questi casi aiuta, magari integrandolo con le proprie competenze e la propria esperienza maturata.
Un passaggio fondamentale riguarda le richieste e le aspettative del candidato/lavoratore. Queste devono essere parametrate alle proprie esperienze, alla realtà con la quale ci si interfaccia e, soprattutto, con l’andamento del mercato del lavoro. Bene dunque arrivare informati in merito alla retribuzione media nazionale per quella data posizione e avere un quadro realistico del contesto. Rilanciare con una cifra troppo alta e irrealistica, infatti, potrebbe portare alla conseguenza drastica della fine della negoziazione che, lo si ricorda, deve servire a trovare un compromesso tra l’azienda e il candidato/lavoratore. L’importante è, tuttavia, riuscire a trovare un’intesa senza avere la sensazione di essersi svenduti e aver svilito la propria professionalità.
Andare oltre lo stipendio per valutare un lavoro
Tutti lavoriamo per poter avere un introito economico che ci consenta di vivere e sentirci realizzati, ma quando si sceglie un lavoro è necessario avere la lucidità di valutare anche i benefici che una data posizione potrebbe dare a prescindere dal livello salariale garantito.
Oltre all’assegno mensile, infatti, a far propendere verso una scelta di carriera potrebbero essere fattori altri come il numero di giorni di ferie, i progetti formativi collegati, la flessibilità degli orari ed eventuali fringe benefit previsti. Non c’è una scelta giusta e una sbagliata, ma solo strade da prendere che sono proprie di ogni singolo individuo.