Domenica 22 Dicembre 2024
FRANCESCO MORONI
Economia

Come guadagnare soldi sui social. Da TikTok a OnlyFans: la professione dei creators

Dai contenuti per adulti agli abbonamenti mensili per seguire le live streaming: ecco una panoramica delle piattaforme più utilizzate per monetizzare i propri contenuti

TikTok su smartphone

Roma, 23 febbraio 2023 - Twitch, OnlyFans, TikTok, e non solo: quando i social network diventano una professione. Qualcosa che, appena un decennio fa, poteva sembrare una chimera difficile da interpretare, e che oggi appare invece come un lavoro più che redditizio, con i ‘content creator' diventati dei professionisti.

Ma cosa si intende per “creazione di contenuti” e chi sono i content creator? Come si guadagna sulle piattaforme digitali, dai contenuti per adulti di OF alle ‘live’ di videogiocatori seguitissimi su Twitch? Com'è possibile monetizzare la propria attività online e quali sono i rischi in cui si può incorrere?

Shopping sui social: TikTok rilancia, Instagram lo chiude

OnlyFans

La piattaforma nata nel 2016 ed esplosa letteralmente durante la pandemia sta avendo un successo incredibile: oltre 85 milioni di utenti registrati, di cui un milione di creatori, secondo i dati pubblicati a fine 2022. Nel 2020 il social ha generato due miliardi di dollari di vendite (fonte Bloomberg), con il l ceo Tim Stokely che aveva sottolineato un’impennata da "200mila nuovi utenti ogni 24 ore e da settemila a ottomila nuovi creator ogni giorno”.

Il funzionamento è semplice: chiunque può iscriversi come 'creator' o 'fan', appunto. I primi pubblicano e condividono contenuti destinati al proprio pubblico, spesso a sfondo erotico o pornotrafico, a volte anche con rapporti sessuali espliciti. I fan, a loro volta, possono sottoscrivere un abbonamento: il prezzo viene scelto dai vari creatori e può variare da 4,99 dollari a 49,99 al mese. Il segreto sta nel rapporto diretto con i propri supporter: i content creator non soltanto pubblicano contenuti sui propri profili, ma intrattengono “relazioni virtuali” fatte di chat, messaggi diretti, descrizione delle proprie giornale. Di tutto e di più. Poi ci sono le donazioni, che i fan rivolgono gratuitamente ai creatori (anche qui con delle limitazioni).

Dai porno attori professionisti alle coppie di ‘amateur’, dagli studenti in cerca di una seconda entrata per pagare affitti e spese che postano foto osé (come raccontato qui dal Resto del Carlino) a chef, esperti di fitness e palestra, addirittura giornalisti e musicisti. Un macrocosmo con profitti altissimi, come raccontato dagli stessi creatori.

Dato il proprio successo, OnlyFans ha innegabilmente attirato a sé una lunga lista di polemiche: in primis, la piattaforma aveva annunciato di voler vietare contenuti a sfondo pornografico, limitando soltanto foto e video di nudo, vista la pressione degli istituti di crediti con cui vengono effettuate le transazioni (basta infatti semplicemente inserire le proprie coordinate bancarie per sottoscrivere un abbonamento). Posizione poi ritrattata, anche a causa delle posizioni contrare degli stessi creatori, e così ad oggi i contenuti sessualmente espliciti rimangono sulla piattaforma. C'è poi chi denuncia la presenza di minori sulla piattaforma e la difficoltà nei controlli per impedire loro la visione di contenuti espliciti.

Twitch

Se OnlyFans ha cominciato a sbriciolare la concorrenza di siti per adulti, molti descrivono Twitch come la "nuova televisione". Anche qui il funzionamento è piuttosto semplice: chiunque può compare in live streaming (riprendendo dunque se stesso con una telecamere) davanti al proprio pubblico, a qualsiasi ora, ma con una differenza sostanziale rispetto OF: niente contenuti pornografici.

I normali utenti possono sottoscrivere un abbonamento con i propri “streamer” preferiti su livelli differenti, a seconda dei benefici e dei servizi di cui si vuole usufruire sul social. Il costo è generalmente di 5 euro al mese e la “subriscribe” (il nome dell’abbonamento) può essere effettuate gratuitamente per gli utenti iscritti ad Amazon Prime. C’è poi tutta la parte che riguarda le donazioni, con cui i fan supportano i propri beniamini, donando somme per promuovere i creatori e aiutarli ad ampliare il proprio seguito.

Videogiocatori, modelle, sportivi, celebrità (come calciatori, vedasi Sergio Aguero e l'ex Juventus Douglas Costa), ma anche semplice “just chatting”: i contenuti sono molteplici e variegati. La piattaforma di live streaming ha avuto un boom con l’impatto del Covid: oggi conta 15 milioni di utenti attivi al giorno e 1,4 milioni di utenti online a qualsiasi ora. Nel 2021, ha guadagnato circa 2,6 miliardi di dollari, mentre la casa madre ha un fatturato di circa 469 miliardi, con 121 miliardi di dollari guadagnati sono nel secondo trimestre del 2022.

TikTok

Anche il social arrivato dalla Cina, frequentatissimo soprattutto dai più giovani e fino a poco tempo fa quasi del tutto gratuito, ha da poco introdotto la possibilità di abbonamenti. Sulla stessa falsa riga di Twitch, anche TikTok ha presentato le “live subscriptions”: un programma che permette agli utenti di pagare per iscriversi ai canali più amati, in cambio dell'accesso a vantaggi come chat per soli abbonati, emoticon, “adesivi” da utilizzare sul social e badge esclusivi.

TikTok, video a pagamento e tetto ai follower: le novità per i creator

Non solo: è ancora più recente la volontà di permettere la condivisione di clip a pagamento per permettere ai creatori di monetizzare la propria attività. L’ipotesi sarebbe quella di un costo di un dollaro per accedere a contenuti ‘premium’, magari con anteprime o esclusive. Si parla anche di un abbonamento in stile OnlyFans per quanto riguarda i prezzi, con il costo deciso dai creatori stessi. E il social cinese sembra pronto a sbarcare anche nel mondo ‘hard’: sul finire del 2022, TikTok aveva ufficializzato la scelta di introdurre live streaming per adulti, aumentando dai 16 ai 18 anni l’età minima dei propri utenti. Si parla poi di compensi in aumento per i creator più gettonati, e anche della possibilità di introdurre una durata maggiore per i video pubblicati.