Mercoledì 5 Febbraio 2025
GIULIA PROSPERETTI
Economia

Come comprano casa gli italiani: il 52,3% riceve aiuto dai genitori

La percentuale supera il 70% nella fascia under 35, quasi l’80% dei nuclei vive in immobili di proprietà. Tutti i dati nell’indagine ‘CISF Family Report 2024. Case e città a misura di famiglia’

L'analisi ha riguardato 1.600 famiglie italiane

L'analisi ha riguardato 1.600 famiglie italiane

Roma, 5 dicembre 2024 – Progetto di vita, sinonimo di famiglia, sicurezza, rifugio, comfort. Se il valore simbolico della casa per gli italiani rimane immutato, oggi i giovani per acquistarla e realizzare, così, quello che continua a essere considerato un passaggio obbligato verso l’età adulta, devono fare appello alla solidarietà intergenerazionale.

Il 52,3% di chi ha comprato casa dichiara di aver ricevuto un sostegno all’acquisto da parte dei genitori o di altri familiari, percentuale che supera il 70% se si guarda la fascia d’età under 35. Un sostegno finanziario che, per il 52,9% si concretizza in una donazione, per il 21,3% in un anticipo sull’eredità e per il 19,3% in un prestito. A rilevarlo è il report annuale del Centro Internazionale Studi Famiglia, ‘CISF Family Report 2024. Case e città a misura di famiglia’, che ha analizzato gli aspetti strutturali, giuridici, economici e sociali legati all’abitare di 1.600 famiglie italiane.

Investire nel mattone si conferma una tendenza ben consolidata. La maggior parte dei nuclei (il 79,6%) vive in casa di proprietà (il 25,9% l’ha acquistata senza mutuo; il 46,4% con mutuo; il 21,6% l’ha ricevuta in eredità), mentre solo il 16% vive in affitto e il 4,4% in altre condizioni. "Il nuovo CISF Family Report 2024 conferma che la questione ‘casa’ è centrale per la vita delle persone, delle famiglie e delle comunità. La casa – spiega il direttore CISF, Francesco Belletti – è un diritto riconosciuto universalmente, ma di difficile realizzazione”.

Ed è così che, in uno scenario dove gli obiettivi di vita sono gli stessi ma la disponibilità economica non è più quella di un tempo, per realizzare il diritto alla casa e ‘metter su famiglia’, le giovani generazioni ricevono aiuto dalle precedenti. "Queste dinamiche – prosegue Belletti – sottolineano l’importanza delle reti familiari nelle fasi iniziali della vita adulta e la crescente capacità delle persone di fare affidamento sulle proprie risorse man mano che avanzano nell’età. La casa è davvero un veicolo di solidarietà intergenerazionale, tramite il quale il risparmio di oggi dei genitori diventa investimento sul domani dei figli”.

Ma, sul fronte economico, per una parte non marginale degli italiani anche la gestione della casa costituisce un problema: in oltre il 30% dei casi i budget familiari non sono stati sufficienti a coprire i costi della propria abitazione negli ultimi tre anni e, per far quadrare i conti, si è reso necessario un aiuto dall’esterno. Tanto che il 6,6% delle famiglie italiane (dato del 2022) si colloca in una situazione di rischio di povertà proprio a causa della forte incidenza delle spese abitative (canoni di locazione e altre spese accessorie) sul reddito disponibile. Il tipo di residenza più comune, per le famiglie italiane, è costituita dagli appartamenti (oltre il 57%), mentre le case/villette unifamiliari sono abitate dal 41,1%. Tuttavia, sul fronte della qualità complessiva dell’abitare, oltre un terzo delle famiglie (36,5%) esprime valori elevati di vulnerabilità e insoddisfazione abitativa. Guardando dentro le case degli italiani emerge, infine, lo spaccato di un Paese ancorato a retaggi del passato dove, nonostante i cambiamenti sociali e le discussioni sulla parità di genere, la divisione equa delle responsabilità domestiche non è ancora la norma: il 67,9% delle donne afferma, infatti, di fare le pulizie della casa da sole, rispetto al 30,4% degli uomini.