Mercoledì 15 Gennaio 2025
CLARA LATORRACA
Economia

“Così la Cina si prepara all’invasione di Taiwan”. Dal satellite spuntano moli mobili e mezzi anfibi

Il Financial Times ha osservato le operazioni di Pechino con banchine galleggianti dal 2020, ma la nuova classe rappresenta un netto miglioramento tecnico e tattico. Servirebbero per trasportare carrarmati e artiglieria oltre le coste fangose, fino alla terraferma

Roma, 13 gennaio 2024 - La Cina starebbe costruendo una nuova classe di moli mobili e mezzi da sbarco anfibi, con tempi di fabbricazione estremamente rapidi. I nuovi mezzi potrebbero assicurare a Pechino la capacità di invadere Taiwan, rappresentando un passo importante nella preparazione di un futuro attacco.

Lo riporta il Financial Times, che ha osservato le operazioni attraverso alcune immagini satellitari che mostrano 6 navi simili a chiatte con rampe allungabili in costruzione presso il cantiere statale di Guangzhou. Mezzi navali simili potrebbero essere usati dall’esercito della Repubblica Popolare Cinese per trasportare mezzi militari pesanti, come carri armati e artiglieria, dalle navi attraverso le spiagge e fino alla terra ferma.

Soldati della Marina militare cinese in una foto d'archivio
Soldati della Marina militare cinese in una foto d'archivio

Secondo il sito Naval News, che si occupa di difesa navale, ogni chiatta è dotata di una lunghissima campata stradale che si estende dalla parte anteriore. Queste campate, lunghe oltre 120 metri, possono essere utilizzate per raggiungere una strada costiera o un terreno stabile oltre una spiaggia. All'estremità di poppa si trova una piattaforma aperta che consente alle altre navi di attraccare e scaricare. Alcune chiatte sono dotate di pilastri “jack up”, che possono essere abbassati per fornire una piattaforma stabile anche in caso di maltempo. Sono mezzi che ricordano i Mulberry Habours, costruiti per l'invasione alleata della Normandia durante la Seconda Guerra Mondiale.

Pare che Pechino stia cercando di colmare le sua lacune nella capacità necessaria per lanciare un attacco a Taiwan. Almeno dl 2020 l’esercito di Pechino compie esercitazioni con banchine galleggianti e strade rialzate, ma gli ultimi mezzi costruiti rappresentano un upgrade, poiché richiedono meno tempo per essere assemblati e sono quindi meno vulnerabili agli attacchi ma anche a vento forte e onde. Inoltre, il mese scorso la Cina ha anche presentato una nuova nave d'assalto anfibio ibrida, la più grande del suo genere al mondo, che i commentatori militari hanno paragonato a una “portaerei leggera”.

Gli analisti militari ritengono che un'invasione anfibia di Taiwan sarebbe una delle operazioni più difficili della storia militare: lunghi tratti della costa del Paese sono costituiti da scogliere, barriere coralline e rocce, mentre la costa occidentale è fiancheggiata da distese di fango in cui i mezzi pesanti potrebbero facilmente rimanere bloccati.

Secondo i documenti accademici militari cinesi, citati dal Financial Times, l’Esercito di Liberazione Popolare, in caso di invasione di Taiwan, prenderebbe di mira porti e aeroporti per consentire l'arrivo di truppe e materiali. Gli sbarchi anfibi sarebbero necessari se questo approccio fallisse o si rivelasse insufficiente.