Roma, 28 gennaio - Il presidente e il ceo del secondo più grande sviluppatore immobiliare cinese, Vanke, hanno annunciato le dimissioni dopo che la società ha stimato le sue perdite per l'anno fiscale 2024 a circa 45 miliardi di yuan, pari a 5,947 milioni di euro.
La perdita – che è stata divulgata in una dichiarazione inviata alla Borsa di Hong Kong, dove la società è quotata, contrasterebbe con i 12,16 miliardi di yuan (1,60 miliardi di euro) registrati l'anno precedente. Da una parte riflette l'impatto della vasta e prolungata crisi che sta colpendo il settore immobiliare cinese, dall’altra ci sono alcune indiscrezioni pubblicate dalla stampa locake che potrebbero portare a scenari diversu.
In un documento separato, Vanke ha confermato che il suo presidente, Yu Liang, e l'amministratore delegato, Zhu Jiusheng, lasceranno l’incarico. Yu rimarrà nel consiglio di amministrazione come vicepresidente, mentre Zhu lascerà l'azienda “per motivi di salute”.
All'inizio di questo mese, un organo di stampa locale ha riferito che Zhu, in carica dal 2018, era stato arrestato e che le autorità stavano valutando la possibilità di intervenire in azienda. L'informazione fu cancellata poche ore dopo e Vanke non ne confermò mai la veridicità. Il nuovo presidente di Vanke sarà Xin Jie, che ricopre la stessa posizione nell'operatore della metropolitana di Shenzhen, Szmc.