Martedì 16 Luglio 2024
ILARIA BEDESCHI
Economia

Chiara Ferragni, Coca Cola e la fuga dei brand. Quanto fattura l’imprenditrice e la questione ‘reputation’

L’influencer sta lentamente tornando sui social dopo giorni di silenzio legati al caso del pandoro di beneficenza Balocco

Roma, 5 gennaio 2024 – A Natale era stato il marito Fedez a rompere il silenzio dei Ferragnez, con alcune foto pubblicate sul suo profilo Instagram che ritraevano alcuni momenti in famiglia. Intanto, la moglie e imprenditrice digitale – da quasi 30 milioni di followers su Instagram – Chiara Ferragni manteneva il silenzio dopo il messaggio di scuse del 18 dicembre 2023 apparso sulla stessa piattaforma. Ma, mentre ammetteva “un errore di comunicazione” in merito alla vendita del pandoro Balocco prometteva in futuro di “separare completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, da attività commerciali”, la ‘tuta grigia delle scuse’ in lana e angora indossata nel video è andata sold out in poche ore al costo di 600 euro al pezzo.

Chiara Ferragni durante i tre spot per il pandoro, l'uovo di Pasqua e Coca Cola (Ansa)
Chiara Ferragni durante i tre spot per il pandoro, l'uovo di Pasqua e Coca Cola (Ansa)

Il 3 gennaio scorso, dopo giorni di silenzio, è riapparsa sul social con un maglione blu a collo alto in cui dice ai suoi followers che gli sono mancati. Ora, pare stia tornando alla normalità. Mentre le sorelle Francesca e Valentina, l’inseparabile amica Chiara Biasi (che la accompagnò in Italia direttamente dalle sfilate di Parigi per assistere Fedez in ospedale) sono in giro per il mondo postando foto e stories delle vacanze – mantenendo un basso profilo e sostenendo l’imprenditrice – anche Chiara ha ricominciato a postare: al parco con i 2 figli e la mamma Marina Di Guardo, foto di famiglia appese al muro, poi al cinema e con il nuovo cucciolo di casa Paloma. Ma la calma è solo apparente.

L’apparenza e la sostanza

Ciò che appare non è come sembra. Mentre pubblicamente i Ferragnez stanno cercando di tornare alla normalità con una comunicazione sobria, Chiara e le sue società dovranno fare i conti con le vicende giudiziarie. Ad aprire il nuovo capitolo della sua vita, forse quello più difficile dal punto di vista lavorativo, è stato l’Antitrust con una sanzione da 1 milione di euro alle società di Chiara Ferragni e una da 420 mila euro a Balocco per pratiche commerciali scorrette riconducibili alla campagna promozionale di Natale 2022 del Pink Christmas, il pandoro che avrebbe dovuto sostenere l'ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, la donazione da 50 mila euro era già stata fatta da Balocco mesi prima e l’Antitrust ha ritenuto che Ferragni e Balocco avessero fornito informazioni fuorvianti ai consumatori rispetto all’iniziativa. Lei ha già dichiarato di avere intenzione di impugnare “il provvedimento dell’Agcom perché lo ritengo sproporzionato e ingiusto” e, sempre nel video della ‘tuta grigia delle scuse’ ha spiegato che devolverà “1 milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini” ai quali sarà aggiunta l’eventuale somma della sanzione definitiva nel caso fosse inferiore al milione di euro.

L’importante è che se ne parli (diceva qualcuno)

Da giorni Chiara Ferragni è al centro del dibattito e, come è sempre stato: la Ferragni o piace o non piace. E della stessa Chiara Ferragni è tornata a parlarne anche la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di fine anno. Intanto, andando alla ‘macchina da soldi’ – come molti la definiscono – creata da Chiara con le sue società, a tirarsi indietro nella partnership dopo la vicenda è stata Safilo che ha interrotto il contratto di licenza per gli occhiali. La fuga dei brand pare ora che riguardi Coca Cola che l’aveva scelta come testimonial per uno spot che sarebbe dovuto andare in onda alla fine di gennaio (a ridosso di Sanremo, dalla quale l’imprenditrice era reduce del successo televisivo dello scorso anno ma che aveva creato alcuni problemi in casa con il marito Fedez).

I numeri di Chiara Ferragni

Un patrimonio da oltre 40 milioni di euro: è questo il valore del marchio Ferragni. Una cifra in continua crescita considerando che Forbes, nel 2017, parlava di un patrimonio di 9 milioni di dollari. Secondo l'analisi della piattaforma britannica HopperHQ, che si occupa di analisi e monitoraggio dei social media, Chiara Ferragni è la seconda italiana nella classifica dei 100 più ricchi di Instagram, dopo Khaby Lame. Nello specifico, l'influencer occupa il 92esimo posto della graduatoria con un compenso che può superare i 102 mila dollari a post, cioè oltre 90 mila euro.

I numeri delle sue società

L'imprenditrice digitale è anche amministratore delegato e fondatrice delle società Fenice Srl e Tbs Crew Srl. Fenice, la società che produce il marchio con il suo nome, ha chiuso il 2022 con 14,2 milioni di euro di ricavi, in crescita del 115% sul 2021, e un giro d'affari a valore retail di 61 milioni, con un aumento del 134% rispetto al 2021. Tbs Crew Srl, la società che gestisce il suo blog e e-commerce The Blonde Salad e opera come talent agency e nella consulenza di digital marketing strategy, ha raggiunto i 14,6 milioni di ricavi nel 2022 con una crescita del 105% rispetto ai 7,1 milioni con cui aveva chiuso il 2021.

Sempre nel 2023, Fenice ha rivisto il proprio assetto societario, facendo entrare nel capitale nuovi soci: Alchimia. L'accordo prevede una progressiva cessione di quote in capo ad Alchimia fino a un massimo di 20 milioni di euro. Con una valutazione complessiva di Fenice fissata a 75 milioni di euro.

Chiara Ferragni non ha finito la sua carriera

Sarà l’autorità giudiziaria a stabilire come sono andati i fatti, questo è certo e indubbio. Ma che la carriera di Chiara Ferragni sia terminata non è assolutamente scontato come alcuni sostengono. Certo è, che qui, la questione è la reputation non solo personale ma soprattutto dei marchi nazionali e internazionali a lei legati. In prima battuta, però, la questione è anche morale: cioè avere mischiato la beneficenza e l’attività commerciale. Pare tuttavia che ci siano già nuovi contratti all’orizzonte perché, in qualche modo, dove c’è Chiara Ferragni i numeri aumentano. Come è stato per le Gallerie degli Uffizi, quando il direttore Eike Schmidt invitò l’influencer per promuovere il museo. E i numeri di visitatori salirono del 24%.

La punta di un iceberg

L’Affaire Ferragni' rappresenta la punta di un iceberg che già da tempo ribolliva e cioè il giro di soldi dietro all’uso dei social. L’immagine come veicolo per fatturare, contratti pubblicitari per influencer che poco o nulla sanno fare. Il tema è di natura culturale e sociale e, anche in questo caso, seppure negativo, Chiara Ferragni è arrivata prima. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato.