Roma, 7 novembre 2024 – L’Italia si conferma un paese sempre più anziano. Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Istat, nell’ultimo decennio i centenari sono aumentati nel nostro Paese di oltre il 30%. Al 1° gennaio 2024, i residenti in Italia di 100 anni o più erano circa 22.500 a fronte dei poco più di 17mila registrati nel 2014. Sempre prendendo come data di riferimento il 1° gennaio, i cittadini residenti in Italia con almeno 105 anni di età erano 677, 21 quelli ad aver raggiunto la soglia dei 110.
Il primato delle donne
Dei centenari presenti in Italia, l’81% sono donne: la persona più vecchia del nostro paese è Claudia Baccarini, residente a Faenza (Ra), ha 114 anni.
Nel corso dell’arco temporale 2009-2024 sono stati esattamente 8.521 gli individui che hanno superato i 105 anni di età, tra cui oltre 7.500 donne. Il numero di centenari e ultracentenari appartenenti al genere femminile, infatti, è di gran lunga superiore rispetto a quello degli uomini. I semi-supercentenari, come vengono definiti coloro che arrivano a compiere 105 anni, registrati nel periodo preso in considerazione sono quasi tutti vedovi/e.
Le regioni con più centenari
Al 1° gennaio 2024 la regione con il maggior numero di centenari è la Liguria, che ne conta ben 61 ogni 10mila residenti, seguita in graduatoria dal Molise (58 ogni 100mila abitanti) e dal Friuli-Venezia Giulia (54 ogni 100mila abitanti). Molise e Liguria, tuttavia, si scambiano le prime posizioni nella classifica dei semi super-centenari di 105 anni e oltre: il Molise è infatti in testa con una concentrazione di 3,1 ogni 100mila residenti, seguita appunto dalla Liguria con 2,4 e dalla Basilicata con 2,1.
Crescono i supercentenari
Per ciò che riguarda i supercentenari, ovvero gli individui di 110 anni e più, si registra un raddoppio nel lasso di tempo 2009-2024: al 1° gennaio di quest’anno erano in 21 ancora in vita, rispetto ai 10 del 2009. L’unico dato nel quale si segnala un forte calo è quello dei semi-super centenari dal 2020 ad oggi: in quattro anni, infatti, gli italiani di 105 anni sono scesi da 1.047 individui a 677. Questo avviene a causa di un fattore temporale che ha visto le generazioni nate negli anni della Prima Guerra Mondiale, quando matrimoni e natalità diminuirono drasticamente, transitare dalla fascia 100-104 a quella dei 105.