Martedì 31 Dicembre 2024
LUCA RAVAGLIA
Economia

Cassa Depositi e Prestiti, 81 miliardi di risorse per il prossimo triennio

Approvato il piano strategico 2025-2027 che permetterà di attivare 170 miliardi di investimenti. Ecco le priorità per promuovere la competitività dell’Italia

Cassa Depositi e Prestiti ha approvato il piano strategico triennale 2025-2027 (ImagoE)

Cassa Depositi e Prestiti ha approvato il piano strategico triennale 2025-2027 (ImagoE)

Milano, 29 dicembre 2024 – Risorse impegnate in crescita a 81 miliardi di euro, che permetteranno di attivare 170 miliardi di investimenti: è la linea guida che caratterizza il piano strategico triennale 2025-2027 approvato dalla Cassa Depositi e Prestiti, pensato per promuovere la competitività del Sistema Paese, stimolarne la sicurezza economica e l’autonomia strategica, rafforzando la coesione sociale e territoriale e sostenendo il percorso verso una ‘transizione giusta’.

Nuove necessità

Il Piano Strategico, approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Giovanni Gorno Tempini su proposta dell’amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco, si inserisce in un contesto in cui l’Europa e l’Italia sono chiamate ad affrontare nuove sfide per consolidare il proprio percorso di crescita: dal calo demografico all’aumento dei consumi energetici, dalla dipendenza estera per l’accesso alle materie prime critiche a un nuovo panorama di finanza pubblica e tassi di interesse. In questo scenario, la Cassa Depositi e Prestiti incrementerà la propria attività con interventi volti a sostenere un numero maggiore di imprese e ad accrescere la vicinanza ai territori, consolidando il ruolo di banca promozionale per lo sviluppo del Paese, potenziando le logiche di impatto e sostenibilità e promuovendo la trasformazione digitale delle imprese e della Pubblica Amministrazione.

Investimenti in crescita

Nell’arco del prossimo triennio verrà dunque potenziato l’impegno a favore di imprese, infrastrutture e Pubblica Amministrazione, con risorse impegnate complessivamente pari a 81 miliardi di euro (in aumento del 24% rispetto all’obiettivo di 65 miliardi del Piano 2022-2024), in grado di attivare investimenti per circa 170 miliardi (a loro volta in crescita del 32% rispetto all’obiettivo di 128 miliardi del precedente Piano) anche grazie all’attrazione di capitali di terzi.

Le priorità

L’impianto strategico del Piano 2025-27 individua quattro priorità che definiscono altrettanti macro-ambiti di riferimento per l’intera operatività del Gruppo.

Competitività

L’obiettivo è rafforzare l'ecosistema di imprese, infrastrutture e amministrazioni italiane, favorendone l'accesso alla finanza, la crescita dimensionale e i processi di innovazione.

Coesione sociale e territoriale

Nell’ambito del sostegno allo sviluppo dei territori e delle infrastrutture sociali, Cassa Depositi e Prestiti continuerà a dedicare attenzione alle esigenze delle varie comunità, con particolare riguardo alle aree meno avvantaggiate.

Sicurezza economica e autonomia strategica

Per rafforzare la sicurezza economica e la resilienza dell’intero sistema è di particolare importanza ridurre i fattori alla base delle dipendenze dall’estero, sviluppando imprese e nuove tecnologie.

La transizione giusta

La promozione delle misure di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico e lo sviluppo delle infrastrutture per la transizione energetica e per l’economia circolare sono considerate centrali all’interno di un processo equo, in grado di non lasciare indietro nessuno.

Un nuovo modello operativo a cinque pilastri

Il Piano 2025-2027 prevede un rafforzamento delle modalità di intervento che saranno delineate attraverso cinque pilastri operativi che mirano al potenziamento e all’efficientamento di tutte le attività, in Italia e a livello internazionale.

Finanziamenti, consulenza e investimenti diretti

Il primo è quello del ‘business’, che prevede l’ampliamento dei finanziamenti a imprese, infrastrutture e pubblica amministrazione. Seguono la consulenza a favore di quest’ultima, per migliorarne la capacità di spesa e l’efficacia nell’uso delle risorse a disposizione e un nuovo programma di investimenti diretti a sostegno del rafforzamento competitivo di realtà industriali con elevato potenziale di crescita e di aggregazione, con l’obiettivo di creare realtà italiane più capaci di competere a livello internazionale.

Rigenerazione urbana

Il piano prevede anche l’ampliamento dell’attività a favore dell’abitare sociale e della rigenerazione urbana, rinforzando la sinergia con le fondazioni bancarie. Nuovi interventi di rigenerazione urbana consentiranno di valorizzare gli immobili di provenienza pubblica, sia già in portafoglio, sia di nuova acquisizione. Particolare attenzione verrà destinata anche al settore del turismo, con i primi investimenti indiretti e il sostegno a nuove forme di offerta ricettiva, da affiancare all’operatività già consolidata di riqualificazione delle strutture alberghiere. Con riferimento allo sviluppo di infrastrutture sostenibili proseguirà l’attività di investimento con focus principale su transizione energetica ed economia circolare.

Contesto internazionale

Un focus strategico sarà dedicato all’Africa, in linea con la strategia del Piano Mattei, e verrà adottato un approccio maggiormente attivo nella promozione dei progetti, anche attraverso un crescente coinvolgimento dei privati. Dopo gli uffici di Belgrado, Il Cairo e Rabat, proseguirà il piano di aperture di nuove sedi extra-Ue, a partire dall’Africa Sub-sahariana con Nairobi in Kenya e Abidjan in Costa d’Avorio. CDP rinforzerà infine i rapporti con le banche di sviluppo bilaterali e multilaterali e con gli attori italiani nel sistema della cooperazione, per avviare nuove progettualità e iniziative di cofinanziamento strategiche.

Scenario futuro

“Nell’ultimo triennio la Cassa Depositi e Prestiti ha consolidato il proprio ruolo di istituzione al servizio di aziende, pubbliche amministrazioni e territori - hanno commentato il presidente Giovanni Gorno Tempini e l’amministratore delegato Dario Scannapieco - Il nuovo Piano potenzierà la nostra azione come volano per lo sviluppo dell’Italia, con un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale. Oggi, in uno scenario decisamente cambiato, la nostra azione si amplierà a nuove aree di intervento con ulteriori strumenti e iniziative in grado di rispondere alle prossime sfide che dovranno affrontare famiglie, imprese e pubbliche amministrazioni centrali e locali”.