Martedì 12 Novembre 2024
ELENA COMELLI
Economia

Case green, tutti i lavori per migliorare la classe energetica della propria abitazione

Dal cappotto termico all'impianto fotovoltaico: gli interventi possibili e quanto fanno risparmiare

Coibentazione, sostituzione degli infissi, installazione di pompe di calore e di pannelli solari. Sono queste le mosse fondamentali per il salto di classe energetica degli edifici europei a cui punta la direttiva Ue passata ieri all'Europarlamento.

Pannelli solari
Pannelli solari

Case green: gli obiettivi

Si restituisce così alla certificazione energetica la propria missione originaria, quella di innescare un cambio di rotta sempre più incisivo nell'impatto che l'edilizia ha sull'ambiente e sul clima, mantenendo al contempo alta l'attenzione alla situazione che vivono le famiglie, che abvrebbero bisogno di abbassare i costi della bolletta.

Rivoluzione per l'ambiente

Resta da chiedersi se l'Italia disponga dei giusti strumenti per accompagnare la sua popolazione edilizia e urbana a tale cambiamento.

Il punto di partenza per identificare le soluzioni adeguate alla trasformazione green della propria casa è fotografare la situazione attuale e conoscere con precisione la sua prestazione energetica col fine di progettare gli interventi migliorativi più idonei al salto di classe.

Ecco come conoscere la classe energetica della propria casa

Immaginiamo un edificio come una scatola dentro la quale entra energia ed esce energia: per migliorare l'efficienza di un edificio bisognerà abbassare il più possibile il fabbisogno di energia eliminando gli sprechi e le dispersioni.

In più, si può optare per produrre da soli l'energia necessaria agli scopi dell'edificio, con una fonte rinnovabile non inquinante.

Il cappotto termico

Fra gli interventi di riqualificazione energetica che possono impattare sulla classe energetica e quindi allineare l'edificio agli obiettivi della direttiva i più efficaci sono sicuramente quelli relativi alla neutralizzazione della dispersione dell'energia e in particolare il cappotto termico, il quale va a determinare un risparmio del 30-40% sulla spesa per il riscaldamento. Quantificare il salto di classe ottenuto in questo modo, però, è impossibile senza una stima ad hoc, poiché a influire sulla prestazione sono molteplici fattori come la classe energetica di partenza, la zona climatica e l'esposizione della casa.

La sostituzione degli infissi

Un altro degli interventi che impattano sulla dispersione dell'energia è la sostituzione degli infissi. In questo caso la percentuale di risparmio possibile è sicuramente più bassa rispetto al cappotto termico, ma comunque è attestabile intorno al 10-20% della spesa per il riscaldamento.

Pompe di calore

L'ultimo gruppo degli interventi migliorativi riguarda la generazione del calore a partire da sistemi altamente efficienti quali pompe di calore, con o senza sonda geotermica, per ridurre in maniera significativa l'impiego di gas e garantire un risparmio che va dal 20 al 60%.

Termovalvole e lampadine Led

Restano poi gli interventi di efficienza più basilari, come la sostituzione delle termovalvole, delle lampadine e degli elettrodomestici con elementi a basso consumo.

L'impianto fotovoltaico o solare termico

La seconda grande famiglia di interventi migliorativi è costituita dai sistemi di generazione di energie da fonte rinnovabile, come un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica o un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria. Sbilanciando durante le ore diurne il consumo di energia elettrica in caso di fotovoltaico e di acqua calda nel caso di solare termico si può arrivare a un risparmio anche del 70%.

Gli sgravi

Già moltissimi interventi di questo tipo sono stati fatti in Italia. Fin dal 2006, la legge 296 ha previsto detrazioni fiscali del 55% della spesa sostenuta per interventi di risparmio energetico nel patrimonio immobiliare. Nel 2013 lo sgravio è stato aumentato fino al 65% (75% sulle parti comuni dei condomini). Ad oggi sono stati 5,5 milioni gli interventi rientranti nell’Ecobonus, per oltre 53 miliardi di investimenti, con un risparmio complessivo che supera i 22.600 gigawattora l’anno, secondo il Rapporto Enea del 2022. Con il decreto Rilancio del 2020 il governo Conte ha introdotto il Superbonus del 110%, che copre anche gli interventi di riqualificazione energetica, vincolandoli però al miglioramento di almeno due classi. Al 28 febbraio 2023, sempre secondo il monitoraggio Enea, il costo totale a carico dello Stato, fra condomini e edifici unifamiliari, è stato di ben 75,4 miliardi di euro.