Sabato 21 Dicembre 2024
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Carried interest, cos’è e come viene tassato

Cosa sono i carried interest e perché rappresentano una forma di incentivazione di manager e dipendenti

Carried interest - Crediti iStock Photo

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Roma, 18 settembre 2024 – Le realtà economiche che operano nel settore del venture capital e soprattutto del private equity sono solite ricorrere a una forma di remunerazione particolare dei manager così come dei dipendenti che prende il nome di carried interest. Entrando più nello specifico, si tratta di strumenti finanziari con diritti patrimoniali rafforzati che vengono spesso utilizzati come forma di incentivo per i manager che operano con i fondi di investimento. È, dunque, un vero e proprio provento da intendersi come una quota parte dell’utile totale che è stato generato dall’investimento. Viene da sé che il valore del carried interest è proporzionale alle somme investite inizialmente, con questi strumenti che rappresentano anche una modalità di fidelizzazione e incentivazione dei dipendenti in quanto gli interessi dei manager e degli investitori coincidono.

Carried interest e fisco

Da un punto di vista fiscale i carried interest vengono qualificati come redditi di capitale o redditi diversi di natura finanziaria, la cui ritenuta è pari al 26 per cento. La disciplina di riferimento in tal senso è descritta dall’articolo 60 del D.L. n. 50/2017 che, a seguito di modifiche, è stato convertito nella Legge n. 96/2017. Tali proventi sono redditi di capitale in quanto “utili derivanti dalla partecipazione al capitale o al patrimonio di società ed enti” (articolo 44, comma 1, lettera e, del Tuir), motivo questo che prevede un’imposta sostitutiva al 26 per cento. Un chiarimento in merito al regime fiscale dei carried interest riguarda il momento impositivo, avendo cura di distinguere la fase di assegnazione del titolo partecipativo da quella dell’erogazione vera proprio dello strumento remunerativo. Così previsto dal principio di cassa, infatti:

- nel momento in cui i titoli vengono attribuiti ai manager si genera un reddito da lavoro dipendente che è pari, così come stabilito dall’ex art. 51 del Tuir, alla differenza tra valore normale dello strumento finanziario assegnato e il costo di assegnazione;

- l’eventuale rendimento dei carried interest porta, invece, alla nascita di un reddito di capitale della cui tassazione possono beneficiare, così come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 25/E/2017 e successivamente con la risposta a interpello n. 310 del 27 maggio 2022, solo i dipendenti e gli amministratori di “enti o organismi di investimento collettivo del risparmio, residenti o istituiti in Italia o in Stati o territori che consentono un adeguato scambio di informazioni”. Esclusi dal regime fiscale speciale sono, dunque, i professionisti che esercitano un ruolo di consulente, eccezion fatta per i manager e i dipendenti di società di consulenza finanziaria.

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In ultimo, non certo per importanza, è necessario sottolineare che i carried interest permettono la partecipazione agli utili in maniera proporzionalmente superiore rispetto agli altri investitori soltanto se l’investimento complessivo porta a risultati economici superiori a delle soglie definite come hurdle rate. È inoltre richiesta l’assenza di diritti amministrativi e di postergazione nella distribuzione degli utili.

Come si configura un reddito di capitale o diverso

Affinché i proventi del godimento o della cessione degli strumenti finanziari vengano configurati come redditi di capitale o diversi, è previsto il rispetto di tre requisiti stabiliti dalla legge:

1. i dipendenti e gli amministratori devono avere investito complessivamente almeno l’1% dell’investimento totale; 2. il pagamento dei carried interest deve avvenire in seguito al rimborso del capitale investito di tutti i soci e, solo nel caso in cui, è stato raggiunto un rendimento adeguato (hurdle rate); 3. i carried interest devono essere stati posseduti per almeno 5 anni.