Parigi, 4 gennaio 2024 – “Rincari inaccettabili”: e Carrefour toglie i prodotti PepsiCo dai suoi scaffali. La grande catena francese della Gdo ha sospeso le vendite di tutti i prodotti della multinazionale americana: oltre alla Pepsi, nella black list ci sono 7Up, Gatorade, Lipton, le patatine Doritos e Lay's. e i prodotti a marchio Quacker.
La decisione riguarda la Francia, ma secondo il Wall Street Journal, Carrefour allargherà la sospensione delle vendite Pepsi anche ai supermercati di Italia, Spagna e Belgio.
La decisione arriva dopo trattative definite “complesse, per usare un eufemismo – ha dichiarato al Financial Times una persona a conoscenza del dossier -. Stiamo cercando di abbassare i prezzi in linea con i trend globali ma PepsiCo invece chiede di aumentarli”.
La rottura tra Carrefour e PepsiCo è l’ultima tappa, in ordine di tempo, del confronto sempre più aspro tra i gruppi della grande distribuzione, sotto pressione per mantenere i prezzi bassi e scongiurare la concorrenza delle catene di discount, e i produttori alimentari. I produttori hanno la meglio, con profitti che aumentano sull’onda dell’inflazione, mentre i margini della grande distribuzione diventano sempre più esigui. Nel caso specifico, PepsiCo ha alzato per la terza volta consecutive le sue previsioni di utile nel 2023 dopo aver alzato in media dell'11% i prezzi dei suoi prodotti nel trimestre chiuso a settembre.
Quattro mesi fa, sempre la Carrefour aveva attaccato duramente i marchi che sfruttano la ‘shrikflation’, ovvero la riduzione del contenuto all’interno delle stesse confezioni, mantenendo lo stesso prezzo precedente. In questo modo il consumatore non percepisce l’aumento di prezzo, perché la cifra sullo scontrino è la stessa, ma si ritrova con una quantità minore di cibo, detersivo, ecc.
Non è la prima volta che le divergenze sui prezzi portano alla rimozione di alcune marche dagli scaffali: è successo, ad esempio nel 2022, quando il ketchup e i fagioli Kraft Heinz scomparvero dai supermercati Tesco.