Roma, 13 agosto 2024 – A un mese dall'inizio della scuola, si comincia a pensare ai costi da sostenere per comprare libri e materiale per i propri figli, impegnati a frequentare le scuole dell'obbligo. E i rincari spaventano. Secondo le prime stime, ogni famiglia spenderà un importo fra i 550 e i 1050 euro per ogni figlio, con aumenti di circa il 15% per libri, zaini, astucci e altro materiale delle scuole secondarie di primo grado, e del 18% per quelle di secondo grado. Ecco allora che si prova a risparmiare qualcosa rivolgendosi a differenti canali di vendita.
Le stime dell'Osservatorio Compass
Stando ai dati dell’Osservatorio Compass, quest’anno il 65% degli acquisti scolastici avverrà online, un dato in crescita del 5% rispetto al 2023, con l'obiettivo di abbassare i costi e di evitare lunghe code in cartoleria. Fra i siti più usati vi sono Amazon e eBay, oltre ai siti web dei produttori di materiale didattico. Vi sono poi i marketplace, dove è possibile acquistare libri usati, come una volta avveniva nei mercatini fisici dinanzi le scuole, con la vendita diretta fatta dai ragazzi che non avevano più quei libri da studiare per l'anno scolastico. E sono spesso proprio gli ex alunni a vendere tramite questo canale, dove pure spesso vi sono truffe e annunci fake.
Il Mef e il tasso di inflazione programmata
Intanto per l’anno scolastico alle porte, è stato applicato il tasso di inflazione programmata del 2,3% dal Mef per i libri di testo. Il costo di quelli della scuola primaria forniti gratuitamente a tutti gli alunni e le alunne, a prescindere dal reddito è sostenuto quasi interamente dai comuni. Per questo l’ANCI tornerà nuovamente a sostenere la necessità di finanziamenti adeguati a copertura degli oneri sostenuti.
Il bonus scuola 2024-2025
Per venire incontro alle difficoltà che sempre più famiglie incontrano all'inizio degli anni scolastici, è possibile richiedere il bonus scuola 2024/2025, un contributo che viene gestito ed erogato dalle regioni o dai comuni di residenza, e può prendere il nome di bonus libri scuola, bonus caro scuola, o borsa di studio. I requisiti e gli importi dipendono dalle direttive stabilite dai singoli enti pubblici, ma vi è un requisito comune, quello cioè dell'obbligo di presentare una certificazione ISEE in corso di validità, che attesti la fascia di reddito della famiglia. Intanto l'apertura delle scuole in Italia inizierà il 5 settembre con Bolzano, cui seguiranno l'11 settembre le regioni Marche, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Veneto e Valle d'Aosta, e via via tutte le altre.