Roma, 2 dicembre 2024 – Fine di un’epoca in Stellantis. L’amministratore delegato Carlos Tavares ha dato le dimissioni per divergenze con il cda. Per il manager più pagato dell’industria dell’auto si parla di una buonuscita da 100 milioni di euro. A incidere sull'importo – secondo indiscrezioni che l'azienda non conferma – sarebbe l'uscita anticipata (il contratto scadeva nella primavera del 2026). Secondo alcune valutazioni, il suo stipendio annuale è stato di circa 40 milioni di euro negli ultimi anni. Nel 2023 ha percepito circa 13,5 milioni di euro, più un incentivo pari a 10 milioni per la trasformazione del gruppo in un provider di mobilità tecnologica sostenibile.
Ma chi è dunque Carlos Antunes Tavares? Nato il 14 agosto 1958 di anni 66, è originario di Lisbona (Portogallo). Dopo aver frequentato la École Centrale Paris, la sua carriera lavorativa è iniziata nel 1981 in Renault, ricoprendo il ruolo di responsabile del progetto Renault Mégane II. Dopo essere entrato in Nissan nel 2004, dal 2009 è stato Executive Vice President, Presidente del Management Committee Americas e Presidente di Nissan North America.
La sua passione l’ha sempre portato a ricoprile ruoli che avessero una stretta relazione con i motori, da qui anche la carica di Chief Operating Officer di Renault dal 2011 al 2013.
Nel 2014 è sbarcato in Psa Peugeot diventando amministratore delegato e salvando l’azienda dalla bancarotta. Nello stesso anno ha contribuito alla nascita di DS Automobiles come marchio indipendente, assumendone poi la presidenza.
Con il suo sostegno, Psa ha acquisito Opel nel 2017 portandolo rapidamente da un marchio, allora in perdita, a un marchio con un utile. Nel 2021 è stato nominato primo amministratore delegato di Stellantis, la multinazionale automobilistica nata dall’unione di due gruppi: Psa e Fca.
Nel marzo 2022 Tavares aveva presentato il piano decennale 'Dare Forward 2030'. "Sotto la sua guida – si legge sul sito di Stellantis – il gruppo si propone di fornire una mobilità pulita, sicura e accessibile, puntando a divenire una mobility tech company grazie alla rapida ed efficiente implementazione di Dare Forward 2030”.
Il carattere puntiglioso e preciso di Stellantis ha sempre funzionato come motore di innovazioni ma, d’altra parte, ha sollevato malumori all’interno del management del gruppo. I suoi interventi pubblici non hanno mancato di sollevare polemiche, non solo tra i rappresentanti sindacali, ma anche tra le forze politiche, come in occasione della sua audizione in Parlamento lo scorso 11 ottobre.
Nel settembre 2024, il consiglio di amministrazione di Stellantis aveva avviato una procedura per preparare il ricambio alla sua guida ma lo stesso Tavares ha precorso i tempi, annunciando le proprie dimissioni nonostante il mandato fosse con scadenza nel 2026.