Roma, 16 ottobre 2023 - Il canone Rai scenderà di 20 euro in bolletta. È questa la novità contenuta nel Def del governo Meloni approvato oggi nel Consiglio dei Ministri. Ad accendere le aspettative sull’uscita dell’imposta dalla bolletta, poi, il commento del vicepremier Matteo Salvini che, nel corso della conferenza stampa post Cdm, ha affermato: "Ci sarà un primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti”. Vediamo cosa cambia e cosa resta uguale.
Come funziona il pagamento del canone
Attualmente, il canone Rai è pari a 90 euro l’anno e viene pagato insieme alle bollette elettriche del contribuente. Il pagamento avviene mediante addebito in dieci rate mensili, da gennaio a ottobre di ogni anno.
Cosa cambia
Dopo il Cdm, Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha chiarito in conferenza stampa che il canone Rai passerà da 90 a 70 euro all’anno. “Un quarto del canone non verrà più pagato”, le parole del ministro. Restano da chiarire invece le parole di Matteo Salvini a proposito del "taglio dalla bolletta”, considerando il tema che preannunciava lo scorporamento del canone dalla bolletta della luce. In questo senso, tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe l’imposta legata ad un’utenza telefonica e non più al possesso di una televisione. Al momento però nessuna conferma in tal senso, lo scorporamento non dovrebbe avvenire con questo provvedimento.
Codacons
“Il canone Rai è l'imposta più odiata dagli italiani, e non va tagliato ma abolito definitivamente, con la Rai che deve concorrere ad armi pari con le tv commerciali", afferma il Codacons, commentando la Manovra.
La puntualizzazione del Mef
Nel quadro della diminuzione del canone Rai in bolletta, che passa da 90 a 70 euro all'anno, è "prevista una riduzione del canone Rai nella misura di 20 euro, alla quale corrisponde un'integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti – precisa il Ministero dell'Economia e delle Finanze con un'integrazione al comunicato sulla manovra –. La dotazione complessiva per la suddetta società subisce, quindi, solo una lieve modifica in linea con i tagli previsti per tutti i ministeri (da 440 milioni a 420 milioni)".