
Una nave Maersk nel Canale di Panama (Afp)
Roma, 2 aprile 2025 - Un vero e proprio colpo di scena: mentre la Casa Bianca tiene sotto pressione la Danimarca, ostentando interesse per il controllo della Groenlandia, la multinazionale danese Moeller Maersk ha rilevato la proprietà di una ferrovia che collega i due scali portuali del Canale di Panama. A dare la notizia è il Financial Times, secondo cui la mossa del gigante globale del trasporto marittimo limita le capacità di influenza degli Usa sull'infrastruttura chiave, proprio mentre il presidente Donald Trump sta cercando di rafforzare la presa sul Paese centro americano.
La mossa è stata annunciata da una controllata del gruppo, la Apm Terminals che con una nota ha riferito che rileverà la Panama Canal Railway Company dalla Canadian Pacific Kansas City Limited e dalla Lanco Group/Mi-Jack. La società gestisce una linea ferroviaria singola da 76 chilometri che collega gli scali del canale sull’Atlantico e sul Pacifico.
L'operazione rappresenta "un investimento interessante nelle infrastrutture della regione", dice Keith Svendsen, amministratore delegato di Apm Terminals, che "ci fornirà un'importante opportunità per offrire una gamma più ampia di servizi ai nostri clienti di spedizioni globali".
Intanto il piano di rump per conquistare la Groenlandia si fa sempre più concreto. Secondo quanto riferito da fonti della Casa Bianca al Washington Post l'amministrazione ha cominciato a calcolare quanto costerebbe al governo federale conquistare e controllare la più grande isola al mondo, fornendo tutti i servizi necessari ai suoi 58.000 abitanti, abituati a ricevere un assegno da ben 600 milioni di dollari l'anno dalla Danimarca. L'obiettivo di Washington sarebbe offrire di più e ripagare, in parte, le spese grazie alle entrate derivanti dalle risorse naturali di cui la Terra Verde è ricca.
Sin dal suo ritorno alla Casa Bianca, The Donald è sembrato ossessionato dal desiderio di espandere il territorio americano - dal Canale di Panama al Canada - e, secondo fonti dell'amministrazione, ritiene la conquista dell'isola la più semplice delle tre operazioni. Ora si tratta da una parte di convincere gli americani che il governo federale potrà rientrare delle spese attraverso le royalties sui minerali e le tasse pagate per attività commerciali e dall'altra addolcire la pillola per i groenlandesi.
La premier danese Mette Fredriksen è arrivata oggi in visita ufficiale a Nuuk, il cuore politico della Groenlandia per la prima volta in seguito al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca: "Ho visto la discussione che si è svolta e vorrei dire a tutti i groenlandesi che ho un solo desiderio: fare tutto il possibile per prendermi cura di questo meraviglioso Paese e sostenere la Groenlandia in una situazione davvero difficile", ha dichiarato Fredriksen, al suo arrivo sull'isola artica. Nonostante le pressioni da Washington, la premier ha deciso di aspettare fino a quando si fosse concluso il periodo elettorale e formato un nuovo governo a Nuuk prima di andare in visita. "Dobbiamo essere uniti in questo momento davvero, davvero difficile che la Groenlandia sta attraversando. Quando la Groenlandia si trova in una situazione difficile, il Regno di Danimarca e quindi anche l'Europa si trovano in una situazione difficile", ha aggiunto Fredriksen, riportata dall'agenzia di stampa danese, Ritzau.