Giovedì 21 Novembre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Cambiamento climatico: “Banane, thè e caffè rischiano di sparire dalle nostre tavole”

L’allarme lo ha lanciato il britannico Guardian citando un rapporto dell’organizzazione non governativa Christian Aid, impegnata nel contrasto alla povertà e alle disuguaglianze nel Regno Unito

Inondazioni in Spagna

Inondazioni in Spagna

Roma, 15 settembre 2023 – Banane, avocado, thè, cacao, anacardi e tonno in scatola potrebbero sparire, nei prossimi anni, dagli scaffali dei supermercati europei – e, dunque, dalle nostre tavole - per colpa del cambiamento climatico. È l’allarme lanciato nei giorni scorsi dal quotidiano britannico Guardian, che cita un rapporto curato dalla celebre organizzazione non governativa Christian Aid, da sempre impegnata, nel Regno Unito, nel contrasto alla povertà e alle disuguaglianze. Secondo lo studio, oltre un quinto dei prodotti alimentari preferiti dai consumatori inglesi – e, più in generale, europei – sarebbe a rischio perché i principali Paesi esportatori (dal Brasile al Vietnam, dalla Colombia al Kenya) risultano fra quelli già gravemente colpiti dalle conseguenze della crisi climatica. Alcuni effetti si sono già visti: all’inizio di quest’anno, ad esempio, le forniture di pomodori, cetrioli, lattuga, peperoni e agrumi nel Regno Unito si sono bruscamente interrotte a causa della siccità che ha interessato gran parte delle coltivazioni in Spagna e Marocco.

In sofferenza quasi un quarto dei magazzini

Secondo l’articolo, a firma del giornalista Damien Gayle, gli alimentari britannici hanno attualmente un deficit nell'assortimento del 22%: quasi un quarto del magazzino di una tipica drogheria inglese rischia di rimanere vuoto. L’associazione Christian Aid ha sottolineato, nel proprio rapporto, che la carenza è dovuta principalmente alla crisi della produzione agricola, ormai tale da convincere le persone, in Africa e Asia, all'abbandono delle coltivazioni: “Piantavamo caffè e potevamo dire che veniva su da solo - spiega una famiglia dell'Honduras che coltiva caffè da generazioni - Ora non è più così. Non riusciamo più neppure a dire se siamo in estate o in inverno e quando possiamo seminare o raccogliere”.

‘Non si sfugge ai danni causati dal cambiamento climatico’

Un ulteriore riscaldamento globale si tradurrebbe, spiega l’articolo, in ulteriori eventi meteorologici estremi, che distruggono i raccolti e costringono i consumatori ad affrontare la carenza di scorte agroalimentari e, di conseguenza, l’incremento dei prezzi a lungo termine. A marzo, il tasso di inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari nel Regno Unito ha raggiunto il massimo storico del 19% su base annuo: è il secondo valore più alto nel G7, dopo quello della Germania. "Il Regno Unito potrà anche essere un’isola ma, in un mondo sempre più interconnesso, non possiamo sfuggire ai danni causati dal cambiamento climatico - ha affermato Patrick Watt, amministratore delegato di Christian Aid – I nostri record sulle emissioni di carbonio hanno contribuito a generare la crisi climatica. Gli agricoltori di alcuni dei paesi più poveri del mondo stanno lottando per far fronte a siccità, tempeste e all’aumento delle temperature. La crisi climatica sta sconvolgendo sempre più le catene di approvvigionamento dei cibi presenti nel carrello della spesa britannico ed europeo e rischia di appesantire ulteriormente il costo della vita. Le ragioni per agire non sono mai state così chiare: i governi dei Paesi occidentali devono collaborare e fornire il sostegno finanziario necessario alle comunità più vulnerabili, costrette a far fronte a un clima in rapido cambiamento”.

Un allarme globale

"Il rapporto di Christian Aid è importante perché getta una luce sul legame profondo tra la minaccia che i cambiamenti climatici rappresentano per la sussistenza degli agricoltori e il cibo che mangiamo, ormai quotidianamente, in Europa”, ha commentato Alexander Carnwarth, portavoce della Fairtrade Foundation. Sì, perché senza l’agricoltura e gli agricoltori non esisterebbe più il cibo, a cominciare da quello in grado di accontentare i desideri delle comunità più benestanti fino a quello capace di garantire la sopravvivenza di intere popolazioni.