Il cantiere della manovra è ancora aperto, a quasi due settimane dal varo nel Consiglio dei ministri. Il testo definitivo è atteso fra domani e lunedì. Ma non mancano le novità rispetto alle bozze degli ultimi giorni. Salta quota 104 per le pensioni e si torna a 103, vale a dire 62 anni e 41 di contributi. Sia pure con nuove penalizzazioni necessarie per far quadrare i conti pubblici. Salta anche l’accesso diretto del fisco ai conti correnti per i pignoramenti. Modifiche anche per l’indicizzazione delle pensioni e per l’adeguamento dei trattamenti previdenziali per i dipendenti di enti locali e della sanità, che nelle prime versioni avevano registrato forti penalizzazioni negli assegni. Cuneo fiscale: confermata l’esclusione delle tredicesime dal taglio degli oneri contributivi per i redditi da lavoro fino a 35mila euro lordi all’anno. Superbonus 110%: resta la stangata per chi vende la casa ristrutturata prima di 5 anni e non ci saranno proroghe alla scadenza del 31 dicembre per chi aveva già cominciato i lavori. Dal 2024 partirà il decalage dei crediti di imposta che, passeranno al 70%. Nelle schede di questa pagina le novità in dettaglio.
EconomiaCambia la manovra. Rispunta Quota 103 ma niente Superbonus