Roma, 23 ottobre 2023 – Si avvicina la stagione fredda e il pensiero va, tra le altre cose, alle bollette sui riscaldamenti. Si sa: avere consapevolezza sui consumi energetici può fare la differenza sia in termini di costi che per la qualità dell’ambiente. Non a caso, più passa il tempo e più le persone si informano sugli impianti di riscaldamento efficienti ed ecologici. La ragione, oltre che l’aspetto green, è proprio il risparmio economico che queste nuove tecnologie promettono avere sul lungo termine. Proviamo a vedere le differenze tra un tradizionale impianto di riscaldamento con caldaia e un sistema a pompa di calore, e soprattutto quale tecnologia conviene di più.
Termosifoni con caldaia a gas
Per riscaldamento con caldaia a gas si intende il tradizionale impianto di riscaldamento (le date di accensione dei termosifoni in Italia) installato in gran parte delle nostre abitazioni e che utilizza il gas come fonte di energia per trasmettere calore attraverso termosifoni, caloriferi o radiatori che dir si voglia. Per funzionare, tale impianto necessita di un generatore che converte il gas o il metano in energia termica; un fluido termoconvettore (generalmente acqua) che, passando per le tubature, trasporta il calore ai termosifoni, l’ultima componente dell’impianto che si occupa di trasmettere il calore all’ambiente circostante.
Riscaldamento a pompa di calore
La pompa di calore, invece, è un sistema di riscaldamento innovativo che sfrutta una tecnologia molto diversa rispetto agli impianti tradizionali. A differenza delle caldaie a gas, la pompa di calore sfrutta l'energia termica presente nell'ambiente esterno o nell’acqua per riscaldare (o raffreddare in estate) gli interni di una casa. In questo senso, si tratta di una tecnologia più ecologica ed efficiente. L’impianto si compone di un evaporatore, un compressore, un condensatore e una valvola di espansione, e funziona grossomodo così: l’impianto cattura energia termica dall’aria o dall’acqua; questa fa evaporare il liquido refrigerante contenuto nel sistema grazie all’evaporatore; una volta ottenuto, il vapore viene compresso dal compressore che ne aumenta temperatura e pressione. Infine, il condensatore trasporta il vapore ‘compresso’ all’interno della casa. Il calore prodotto che fuoriesce scalda l’aria interna delle abitazione e viene distribuita attraverso un sistema di ventilazione o canalizzazione. Ma non finisce qui: il refrigerante liquefatto, infatti, grazie alla valvola di espansione, è in grado di ridurre temperatura e pressione per ritornare nuovamente all’evaporatore e catturare nuova energia così da completare e rinnovare il ciclo.
Le differenze
La prima grande differenza tra un impianto di riscaldamento tradizionale e quello con pompa di calore è la fonte di energia: mentre un termosifone sfrutta una fonte fossile come il gas, la pompa di calore si alimenta con l’energia termica, una fonte rinnovabile. Trattandosi di fonte pulita e inesauribile, l’impianto a pompa di calore non solo è ecologico, ma crea indipendenza da fonti combustili che sono, oltretutto, costose. Inoltre, le pompe di calore, essendo tecnologie di ultima generazione sono più efficienti, in termini di consumo energetico; e questo può essere proprio perché si possono andare a ridurre, con la giusta manutenzione e consapevolezza, gli sprechi energetici (e dunque denaro).
Quale conviene di più?
Dal momento che i combustibili fossili come il gas hanno un costo più elevato dell’elettricità, la pompa di calore potrebbe determinare nel lungo periodo un considerevole vantaggio economico, oltre che impattare meno sull’ambiente. Diciamo che con il suo funzionamento ciclico, questo impianto efficiente è in grado di riversare in casa una quantità di energia termina fino a 5 volte superiore rispetto all’energia elettrica consumata.
In questo senso, la spesa in bolletta si riduce rispetto a quella prodotta da una caldaia tradizionale con un risparmio stimato tra il 30% e il 70%. Pertanto, se prendiamo un costo annuo indicativo di consumo domestico con caldaia a gas pari a 2.638 euro, il risparmio in bolletta – secondo le percentuali – può oscillare tra i 791.4 euro e i 1846,6 euro. Ovviamente, come spiegano gli esperti, affinché una pompa di calore produca risparmio e faccia rientrare il proprietario dell'investimento iniziale è necessaria consapevolezza sui propri consumi energetici, una costante e corretta pulizia preventiva da parte sua e soprattutto un’installazione attenta e precisa da parte dei tecnici specializzati.
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Detrazioni e incentivi fiscali
Per chi fosse interessato ad installare una pompa di calore in casa, infine, è utile ricordare che esistono incentivi mirati alla sostituzione di vecchi impianti. Bonus ristrutturazione o ecobonus, ad esempio, sono detrazioni fiscali che possono ridurre il costo dell’investimento iniziale per passare ad impianti di riscaldamento green.