Roma, 19 luglio 2023 - Dopo un lungo periodo di negoziazioni, Sony e Microsoft hanno raggiunto un accordo sul caso Call of Duty. La società americana, produttrice della console Xbox, ha infatti concesso una licenza decennale del popolare videogioco alla casa giapponese produttrice di PlayStation. Un accordo che potrebbe sbloccare la complessa situazione legata all'acquisizione dell'Activision Blizzard, sviluppatore di Call of Duty, da parte della stessa Microsoft.
Il contesto dell'affare
Da diversi mesi, Microsoft è impegnata nell'acquisizione di Activision Blizzard, dopo aver raggiunto un accordo dal valore di circa 70 miliardi di dollari. Tuttavia, l'acquisizione è stata momentaneamente bloccata dal regolatore britannico e ha fatto scattare un campanello d'allarme anche nella Commissione Europea e nella Federal Trade Commission, a causa di possibili problemi legati alla concorrenza. Microsoft, infatti, è il produttore dell'Xbox e acquisendo l'Activision Blizzard avrebbe l'esclusiva su giochi popolari come Call of Duty, impedendone la distribuzione su altre piattaforme. Questo ragionamento ha portato i regolatori a intervenire per valutare l'impatto dell'operazione sul mercato dei videogiochi.
La risposta di Microsoft e l'accordo con Sony
Viste le preoccupazioni riguardo a un potenziale monopolio su Call of Duty, Microsoft ha rassicurato tutti, garantendo che questa eventualità non si realizzerà. L'annuncio dell'accordo tra Microsoft e Sony andrebbe proprio in questa direzione e potrebbe sbloccare l'impasse. Phil Spencer, amministratore delegato di Microsoft Gaming e principale referente delle piattaforme videoludiche di Xbox e Windows, su Twitter ha gettato acqua sul fuoco dichiarando: "Siamo lieti di annunciare che Microsoft e PlayStation hanno firmato un accordo vincolante per mantenere Call of Duty su PlayStation in seguito all’acquisizione di Activision Blizzard".
Il percorso verso la conclusione dell'accordo
Nonostante l'accordo con Sony su Call of Duty, però, l'affare tra Microsoft e Activision Blizzard rimane ancora bloccato nel Regno Unito, mentre in Australia l'autorità antitrust deve ancora esprimersi in merito. La firma dell'accordo con la casa giapponese potrebbe comunque facilitare ulteriormente il perfezionamento dell'affare già a partire dalle prossime ore, tenendo anche conto che negli Usa una corta d'appello ha respinto la richiesta della Federal Trade Commission di sospendere l'affare tra Microsoft e Activision Blizzard.