Roma, 20 dicembre 2024 – In questi giorni sta arrivando la tredicesima 2024 ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato.
E’ un bonus economico aggiuntivo, che arriva entro Natale e che è stato introdotto per la prima volta in Italia nel 1937 e esteso dal 1960 a tutti i dipendenti subordinati, senza alcuna distinzione di tipologia contrattuale. Ecco come calcolarla e quali sono i fattori da considerare.
Chi ha diritto alla tredicesima
Hanno diritto alla tredicesima tutti i lavoratori subordinati, sia a tempo determinato che indeterminato. Questo vale sia per i dipendenti del settore pubblico che di quello privato. La tredicesima spetta anche ai lavoratori domestici, agli apprendisti e ai pensionati.
Calcolo della tredicesima
La tredicesima corrisponde a una mensilità aggiuntiva dello stipendio lordo. Il calcolo avviene in base ai mesi lavorati nell’anno di riferimento. La formula base è: stipendio mensile lordo x (mesi lavorati diviso 12). Per esempio, se un dipendente, che ha uno stipendio mensile lordo di 1.500 euro, ha lavorato 10 mesi, riceverà di tredicesima 1.500 x. (10/12), ovvero 1.250 euro lordi di tredicesima.
Come si calcolano i mesi lavorati
Per il calcolo della tredicesima si considerano i mesi in cui il lavoratore ha prestato servizio per almeno 15 giorni. I periodi di assenza non retribuita, come aspettativa o congedo non pagato, non vengono conteggiati. Ferie, malattie e maternità retribuite non influenzano negativamente il calcolo.
Tasse e contributi sulla tredicesima
La tredicesima è soggetta a tassazione separata. Ciò significa che su questa somma verranno applicate le aliquote fiscali in base al reddito annuale complessivo. Inoltre, vengono detratti i contributi previdenziali, esattamente come accade per lo stipendio mensile.
Quando viene erogata
La tredicesima viene generalmente corrisposta nel mese di dicembre, prima di Natale. In alcuni contratti, però, può essere prevista una diversa modalità di pagamento, ad esempio rateizzata durante l’anno.
Tredicesima e contratto part-time
Per i lavoratori part-time, la tredicesima viene calcolata proporzionalmente rispetto alle ore lavorate. Se, ad esempio, un dipendente lavora il 50% delle ore di un full-time, la sua tredicesima sarà metà di quella di un lavoratore a tempo pieno. Infine, in caso di dimissioni o licenziamento, il lavoratore ha diritto alla quota maturata di tredicesima per i mesi lavorati fino alla fine del rapporto di lavoro.