Martedì 16 Luglio 2024
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Economia

Btp Valore 2024: al via dal 26 febbraio. Di che si tratta?

Che cosa sono e a chi sono rivolti: tutto ciò che c’è da sapere sulla terza emissione del 26 febbraio

Roma, 8 febbraio 2024 – Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato le date relative alla terza emissione dei BTP Valore, ovvero buoni del tesoro garantiti dallo Stato a medio termine e a tasso variabile riservati ai risparmiatori individuali o affini (mercato retail) che potranno acquistarli direttamente sul loro home banking.

Btp Valore, nuova emissione dal 26 febbraio
Btp Valore, nuova emissione dal 26 febbraio

Affinché tale operazione possa essere concretizzata, tuttavia, è necessario che il servizio di banca digitale del risparmiatore sia abilitato alle funzioni di trading online, altrimenti sarà necessario rivolgersi ad un referente dell’istituto o dell’ufficio postale. Come detto, si potranno acquistare i BTP Valore solo in un determinato arco temporale che, per la terza emissione, corrisponde al periodo compreso tra lunedì 26 febbraio 2024 e venerdì 1 marzo, con la chiusura delle contrattazioni che è fissata alle ore 13. Le date indicate potrebbero cambiare in presenza di chiusura anticipata scelta dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Si ricorda che nei due precedenti periodi, i BTP Valore erano stati collocati per 18,9 miliardi di euro alla prima emissione (BTP Valore giugno 2027) e per 17,19 miliardi nella seconda (BTP Valore ottobre 2028).

Come avviene l’acquisto dei BTP Valore

Basandosi sullo schema già previsto per le prime due emissioni, il collocamento dei BTP Valore prevede che i titoli di Stato in questione possano essere acquistati soltanto dai piccoli risparmiatori retail. Per questi non è prevista nessuna commissione, con l’acquisto che è alla pari e il prezzo è a 100. È previsto, tuttavia, un investimento minimo di 1.000 euro, con il meccanismo che permette di avere la certezza di veder sottoscritto per intero l’ammontare richiesto. Per acquistare i BTP Valore nel periodo previsto della terza emissione, che ricordiamo essere tra il 26 febbraio 2024 e l’1 marzo, i risparmiatori potranno rivolgersi presso la banca o l’ufficio postale nel quale hanno un conto titoli oppure svolgere tutte le operazione direttamente attraverso il proprio home banking, ma solo se questo è abilitato alle funzioni di trading online. Per quanto riguarda il collocamento dei BTP Valore, questo avrà luogo sulla piattaforma MOT, ovvero il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana, con il tramite di due banche dealers, cioè Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Terza emissione dei BTP Valore: rendimento e durata

La terza emissione dei BTP Valore presenta alcune significative differenze rispetto alle due precedenti. Innanzitutto è previsto un premio di fedeltà per i piccoli risparmiatori più alto: a giugno 2023 era pari allo 0,5 per cento, mentre ora è allo 0,7 per cento. Una percentuale più alta di premio, tuttavia, comporta un impegno temporale più ampio, con la scadenza dei titoli di Stato che passa da 4 a 6 anni. Le cedole di questi titoli di Stato verranno pagate ogni tre mesi, con i rendimenti che sono prefissati e crescenti nel tempo sulla base del meccanismo definito step up di 3 anni più 3. Questo vuol dire che le cedole avranno un rendimento nel primo triennio di durata dei titoli che, poi, crescerà nel secondo sempre in base a parametri prefissati. Oltre al rendimento, come detto, è previsto anche un premio finale extra alla scadenza (premio fedeltà) che è pari allo 0,7 per cento. Per poter usufruire di quest’ultimo è necessario che il risparmiatore detenga il BTP Valore fino alla sua scadenza naturale. Volendo provare a schematizzare quanto detto fin qui, è possibile dire che il rendimento di questi titoli di Stato viaggia su tre binari, ovvero:

  • il rendimento prefissato con cedole pagate ogni tre mesi
  • il meccanismo step up 3+3, con le cedole che crescono nel rendimento dopo il primo triennio
  • un premio finale pari allo 0,7 per cento per chi ha acquistato i titoli durante i giorni di collocamento e li ha mantenuti fino alla loro scadenza naturale di 6 anni.

Per definire quale sarà il rendimento effettivo dei BTP Valore è necessario aspettare di conoscere i tassi minimi garantiti nei primi tre anni e nel successivo triennio che, secondo programma, verranno comunicati il 23 febbraio 2023. Quel giorno, inoltre, verrà reso pubblico il codice ISIN che serve ad identificare il titolo di Stato in questione. È tuttavia possibile effettuare delle stime sul rendimento dei BTP Valore basandosi sui dati che attualmente sono a disposizione degli investitori. Il classico BTP a 6 anni ha un rendimento che è pari al 3,35 per cento, informazione questa che insieme alla tassazione agevolata, già nota nella sua percentuale al 12,5 per cento, e al premio di fedeltà previsto per i BTP Valore, 0,7 per cento, lascia presagire un rendimento netto ipotetico al 3,10 per cento.

Si ricorda, infine, che è previsto un investimento minimo per i BTP Valore che è pari a 1.000 euro. Ai sottoscrittori, tuttavia, viene lasciata la possibilità di cedere interamente o in parte i titoli prima della scadenza, senza vincoli e alle condizioni di mercato.

La tassazione dei BTP Valore

Per i BTP Valore, così come per ogni altro titolo di Stato, è prevista una tassazione agevolata nella misura del 12,5 per cento, oltre che l’esenzione delle imposte di successione in caso di decesso del sottoscrittore. Non è prevista inoltre l’applicazione di tasse sulle cedole che vengono staccate trimestralmente, così come sul premio fedeltà finale. Oltre al rendimento garantito, dunque, questi titoli di Stato rappresentano anche un investimento vantaggioso per quanto riguarda la tassazione.

A chi conviene investire nei BTP Valore?

Compresa la struttura, il funzionamento e i soggetti che possono sottoscrivere i BTP Valore, può essere utile analizzare i principali vantaggi di questi titoli di Stato, cercando di far emergere anche quali siano i soggetti che potrebbero ottenere maggiori benefici da questo tipo di investimento. Ecco dunque che, proprio per le garanzie offerte dallo Stato, i BTP Valore possono rappresentare uno strumento molto utile per tutti i piccoli trader che sono alla ricerca di un investimento dall’elevato grado di sicurezza nel medio-lungo periodo. Viene da se che essendo ridotti i rischi, i rendimenti saranno più bassi rispetto ad altre possibili strade, ma chi effettua un investimento in BTP Valore, solitamente, non lo fa per incrementare significativamente il proprio capitale, ma per bloccare una certa somma al fine di preservarla dagli effetti negativi dell’inflazione.