Giovedì 19 Dicembre 2024
FABIO LOMBARDI
Economia

Btp Italia 2023 a ruba anche all'estero, soprattutto in Svizzera e Francia: ecco perché

Si è conclusa anche la seconda fase di collocamento. Piazzati in totale buoni del tesoro per oltre 10 miliardi

Oltre il 15% dei Btp Italia marzo 2023 della Seconda fase sono stati venduti all'estero. In particolare in Svizzera e Francia. Conclusa anche la seconda fase di collocamento istituzionale (due ore ieri), il ministero dell'Economia e delle finanze tira le somme.

Btp Italia marzo 2023
Btp Italia marzo 2023

La seconda fase

La Seconda Fase della diciannovesima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all'inflazione italiana con scadenza a 5 anni dedicata agli investitori istituzionali (banche in particolare), che si è svolta nell'arco di 2 ore, ha registrato 178 contratti per un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 1.353,653 milioni di euro.

La prima Fase

Questo dato, insieme a quello della Prima Fase di collocamento che ha visto un ammontare di 8.563,209 milioni di euro acquistati da piccoli risparmiatori, ha determinato una raccolta complessiva finale di quasi 10 miliardi di euro.

Btp Italia 2023: a chi conviene

Il ruolo delle banche

Sempre con riferimento alla Seconda Fase di collocamento, "le informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer permettono di ottenere delle statistiche quasi totalmente rappresentative dell'ammontare complessivamente allocato", spiegano da ministero. In particolare, il 43 per cento dell'ammontare emesso nella Seconda Fase è stato collocato presso le banche mentre il 33,9 per cento presso asset manager.

Btp Italia 2023: tassi rendimenti. La guida

Investitori esteri

Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato il 23,1 per cento dell'emissione (in particolare il 5,6 per cento è andato ad assicurazioni, mentre il 17,5 per cento è stato allocato a istituzioni governative). Il collocamento del titolo nella Seconda Fase ha visto una predominante presenza di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto l'84,7 per cento. Il restante 15,3 per cento dell'emissione è stato sottoscritto da investitori europei, in particolare residenti in:

  • Svizzera (5,7 per cento)
  • Francia (4,7 per cento)
  • Germania (2,7 per cento)
  • Regno Unito (1,3 per cento)
  • Altri paesi europei (0,9 per cento)

Evidentemente il rendimento (e la "sicurezza") dei Btp Italia ha incontrato il favore anche di diverse banche e investitori di lungo periodo stranieri. In particolare degli istituti svizzeri.