Bper chiude il semestre con un utile di 724 milioni, in rialzo del 2,8% sullo stesso periodo del 2023, nonostante 174 milioni di costi di ristrutturazione che hanno appesantito il trimestre, archiviato con 267 milioni di profitti, mentre l’utile adjusted, pari a 388,5 milioni. La banca, di cui l’ad Gianni Franco Papa ha preso le redini ad aprile, ha annunciato che il nuovo piano industriale verrà presentato il 10 ottobre a Milano, ma che esso non prevederà fusioni. "Vediamo grandi opportunità di crescita organica grazie alla presenza nelle aree più ricche del Paese e alla forte posizione di capitale e di liquidità" ha detto Papa, chiarendo che "l’M&A oggi non è sul tavolo".
Nel semestre i ricavi core sono saliti del 7% a 2,7 miliardi, sostenuti sia dal margine di interesse (+8,9%) che dalle commissioni (+4%), che hanno beneficiato della spinta nella raccolta gestita (+13,4%), mentre le perdite su credito sono scese del 34% a 175 milioni. Per il dividendo di quest’anno sono stati accantonati 30 centesimi ad azione: si tratta, ha detto Papa, di "circa il 60% dell’utile netto", dunque "ben al di sopra" del payout del 50% previsto dall’attuale piano. In Borsa Bper ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,1%, a 4,72 euro.
Red. Eco.