Altri nove mesi d’oro per le banche italiane. Lo indicano i conti di alcuni primari istituiti di credito. Bper ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con un utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo di 1,14 miliardi, in crescita del 4,6% sullo stesso periodo del 2023. L’utile ordinario, si legge in una nota, sale del 2,2% a 1,11 miliardi dopo aver spesato oltre mezzo miliardo di imposte sul reddito. L’utile per azione dei primi nove mesi sale così a 0,804 euro, dagli 0,512 euro del primo semestre 2024. Nei nove mesi i ricavi sono saliti del 2,9% a 4,13 miliardi con quelli "core" in progresso del 5% a 4,03 miliardi, grazie alla spinta sia del margine di interesse (+6% a 2,52 miliardi) che delle commissioni (+3,5% a 1,5 miliardi), in particolare di quelle da raccolta gestita (+13,7%). In salita del 12,8% a 2,22 miliardi i costi operativi. "Trimestre dopo trimestre – spiega Gianni Franco Papa, amministratore delegato di Bper – confermiamo la nostra capacità di continuare a generare valore, preservando la solidità del nostro profilo patrimoniale e di liquidità".
Conti a gonfie vele anche per Banca Generali che ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto consolidato di 338,6 milioni, in crescita del 33% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato "è stato realizzato in un contesto favorevole per i mercati finanziari azionari e obbligazionari che la banca ha saputo cogliere al meglio, forte di un modello di Wealth Management flessibile e diversificato", afferma il gruppo guidato da Gian Maria Mossa. Le masse amministrate hanno superato la soglia dei 100 miliardi a fine periodo (101 miliardi, +14% anno su anno). Nei nove mesi i flussi di raccolta sono aumentati del 9% a 4,7 miliardi, evidenziando una ripresa sempre più consistente della domanda di soluzioni gestite.
Infine, conti positivi anche per Banca Ifis. L’utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo guidato dall’ad Frederik Geertman (in via di riconferma), è stato, nel trimestre, pari a 126,6 milioni, in crescita dell’1,5% rispetto ai 124,7 milioni dello stesso periodo del 2023.
Sui risultati dei primi nove mesi 2024 hanno influito positivamente l’andamento del business commerciale e del Settore Npl, oltre che l’attività della finanza proprietaria. Il margine di intermediazione è in crescita del 3,8% a 531,8 milioni rispetto ai 512,4 dello stesso periodo del 2023.
Giorgio Costa