Mercoledì 4 Settembre 2024

Crollano le Borse asiatiche, mercati europei aprono in rosso: cosa sta succedendo

Timori per la crescita dell’economia cinese e americana oltre alla sfiducia su alcuni titoli tecnologici: si ripresenta lo schema che ha portato al lunedì nero dello scorso 5 agosto

Milano, 4 settembre 2024 – Dopo il lunedì nero del 5 agosto lo schema del “crollo” delle Borse mondiali sembra ripresentarsi (anche se con numeri meno pesanti). Anche un mese fa tutto era cominciato dall’Asia sulla scorta di alcuni dubbi sulla solidità dell’economia mondiale e statunitense in particolare.

Borsa: l'Asia crolla in scia a Wall Street, Tokyo -4,4%
Il crollo delle Borse in Asia

Il tonfo di ieri di Wall Street e delle Borse asiatiche di oggi, affossate dal crollo di Nvidia e dei tecnologici, si fa infatti sentire anche in Europa, dove i listini hanno cominciato male la seduta, con il nervosismo sulla crescita economica mondiale che torna a serpeggiare tra gli investitori.

Nelle prime ore di contrattazione Parigi cede lo 0,8%, Milano, Francoforte e Londra lo 0,7% mentre a New York i future restano negativi, con quelli sul Nasdaq in calo dello 0,6% e quelli sull'S&P 500 dello 0,4%. Listini in leggero miglioramento, a dire la verità, con il passare delle ore visto che le aperture erano state un po’ per tutto sotto l’1%.

I mercati sono in tensione in vista dei dati sul mercato del lavoro americano di domani e, soprattutto, venerdì mentre oggi si guarderà all'indice Jolts sulle offerte di lavoro Usa, oltre che agli ordini di fabbrica e di beni durevoli e al Beige Book della Fed (la Banca centrale americana).

Seduta in profondo rosso infatti per le Borse asiatiche, in scia al crollo di Wall Street, affossata dal sell-off che ha colpito Nvidia e il comparto tecnologico mentre l'indice Ism manifatturiero, risultato ieri sotto le attese, ha rinfocolato i timori sull'economia americana. Tokyo è arrivata a perdere il 4,4%, Seul il 3,1%, Sydney l'1,9%, Hong Kong l'1,1%, Shanghai lo 0,5% e Shenzhen lo 0,3%.

Intanto nell'eurozona qualche segnale positivo arriva dall'indice pmi dei servizi e composito, in crescita ad agosto. I timori per l'economia, soprattutto in Cina, si fanno sentire sul petrolio che riprende a scendere dopo il crollo di ieri: il Wti perde quota 70 dollari, cedendo l'1,4% a 69,33 dollari al barile, mentre il Brent lascia sul terreno l'1,3% a 72,78 dollari. Debole anche l'oro, in flessione dello 0,5% a 2.484 dollari l'oncia mentre gli investitori cercano riparo nei bond, anche in vista dell'atteso taglio dei tassi da parte della Fed e della Bce a settembre, e nello yen. Il rendimento del Btp cede tre punti base, al 3,71%, mentre lo spread con il Bund è in rialzo di un punto base, a quota 147.

Sul mercato azionario, sempre nelle prime ore di contrattazione, affondano i tecnologici, con l'indice Stoxx dei semiconduttori in calo del 4,7% dopo il crollo di Nvidia, che ieri ha bruciato a Wall Street 279 miliardi di dollari e sulla cui posizione dominante sta acquisendo informazioni anche il Dipartimento di Giustizia. A Milano, sempre nelle prime ore della giornata, guidano i ribassi Stm (-2,4%), Prysmian (-1,9%), Moncler (-1,8%) e Interpump (-1,6%) mentre recupera Saipem (+1,7%), crollata del 7% martedì.