Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti calano meno delle attese e rassicurano i mercati dove, comunque, i timori di una recessione non sono del tutto svaniti. Ad aiutare le borse è anche il calo dei tassi sui mutui negli Stati Uniti, sceso ai minimi degli ultimi 15 mesi, allentando così le preoccupazioni per la tenuta del mercato immobiliare, in tensione con la politica della Fed. La scorsa settimana le richieste di sussidi alla disoccupazione sono calate di 17.000 unità a quota 233.000, un livello inferiore a quota 240.000 su cui scommettevano gli analisti. Una buona notizia che ha spinto le borse europee.
Dopo un avvio in calo, infatti, le piazze finanziarie del Vecchio Continente hanno recuperato e chiuso con perdite contenute. Milano è calata dello 0,28% e Parigi dello 0,26%, mentre il Dax ha guadagnato lo 0,37%. Wall Street invece corre decisa con il Dow Jones che sale di oltre l’1,5% e il Nasdaq e lo S&P 500 che guadagnano oltre il 2%, in quello che è un rimbalzo deciso rispetto a un inizio di settimana nero.
La tenuta del mercato del lavoro americano allontana lo spettro di un forte rallentamento dell’economia a stelle e strisce, pur non spazzando via l’idea di una recessione. Secondo JPMorgan ci sono il 35% di chance che si verifichi entro la fine dell’anno, in aumento rispetto al 25% precedente. Per Goldman Sachs le possibilità sono invece salite dal 15% al 25%.
Alberto Levi