Milano, 21 settembre 2020 - Il rischio di un nuovo lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19 in Europa spaventa le borse. Sia in Europa che a Wall Strett gli indici sono tutti all'insegna del segno meno. Milano perde il 3,75%. Wall Street affonda sulle paure legate alla pandemia, col Dow Jones che perde ora il 3%, il Nasdaq l'1,65% e l'indice S&P 500 il 2,24%.
La peggior seduta da aprile, quando l'Europa era in pieno lockdown, è stata all'insegna delle vendite sulle banche, colpite dalle indiscrezioni relative a una presunta maxi rete di riciclaggio che coinvolgerebbe alcuni istituti di grande livello. Vendite anche per quanto concerne i titoli del turno quelli legati al petrolio, a sua volta in crisi (Wti -4,4% a 39,3 dollari).
A Piazza affari Chiusura in forte calo: Il Ftse Mib ha perso il 3,75% a 18.793 punti. L'esito delle urne, con la vittoria del Sì al Referendum e le regionali che stanno vedendo la Toscana e la Puglia confermate alla coalizione di centrosinistra, non ha prodotto particolari scossoni. Lo spread è in calo, a 139 punti base dopo avere sfiorato i 150 punti prima degli exit pool. In Europa, Madrid cede il 3,4%, Londra il 3,3%, Parigi il 3,7%, Francoforte quasi il 4,4%.
A Milano, tra i titoli più pesanti anche Leonardo (-6,7%), Tenaris (-6,5%) e Atlantia (-6,3%). Giuù tutto il comparto finanziario mentre si salvano i farmceutici e Prsymian (-0,9%); perdite contenute per le utility con Italgas e Terna che cedono circa l'1,5%.
Tra i principali titoli il peggiore è Cnh (-8%), che sconta la tempesta sulla partecipata Usa Nikola; giù anche Saipem (-7,4%) e Banca Mediolanum (-6,5%), mentre si salvano i farmaceutici con Diasorin in rialzo dell'1,2% in attesa di novita' sui test rapidi per il Covid. Infine, sul mercato dei cambi, torna a salire il biglietto verde: l'euro è sceso sotto quota 1,18 dollari ed è indicato a 1,173 (1,1863 venerdì in chiusura). La moneta unica è indicata anche a 122,86 yen (123,85), mentre il rapporto dollaro/yen è a 104,64 (104,37).