Domenica 27 Aprile 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Borse asiatiche in rimbalzo dopo il crollo: l’effetto Trump si attenua?

Gli indici asiatici recuperano terreno, ma i dazi USA continuano a tenere i mercati sulle spine

le borse asiatiche hanno mostrato segnali di ripresa dopo giorni di pesanti perdite innescate dai dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump

le borse asiatiche hanno mostrato segnali di ripresa dopo giorni di pesanti perdite innescate dai dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump

Oggi, 8 aprile 2025, le borse asiatiche hanno mostrato segnali di ripresa dopo giorni di pesanti perdite innescate dai dazi imposti dal presidente statunitense Donald Trump. La nuova ondata di tariffe, che colpiscono duramente le economie export-oriented della regione, aveva scatenato un’ondata di vendite, ma questa mattina i mercati hanno tentato un rimbalzo, spinti da spiragli di dialogo tra Trump e alcuni leader asiatici. Tuttavia, l’incertezza economica globale e il timore di una recessione continuano a pesare sugli investitori.

Analizziamo l’andamento dei principali indici asiatici. Il Nikkei 225 di Tokyo ha chiuso con un robusto +5,3%, a circa 33.000 punti, galvanizzato dalle dichiarazioni di Trump che ha riferito di colloqui con il premier giapponese Shigeru Ishiba, lasciando intravedere possibili negoziazioni sui dazi del 24% imposti al Giappone. L’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l’1,6%, attestandosi intorno ai 20.150 punti, nonostante le tensioni con la Cina, colpita da tariffe al 54%. Lo Shanghai Composite ha registrato un più modesto +0,9%, chiudendo a circa 3.125 punti, con Pechino che valuta misure di stimolo per contrastare l’impatto economico. In India, il Nifty 50 è salito dell’1,1%, a circa 24.500 punti, mentre il Kospi sudcoreano ha guadagnato l’1,2%, raggiungendo i 2.350 punti. Altrove, l’S&P/ASX 200 australiano ha chiuso a +0,8%, intorno ai 7.900 punti.

Per le borse europee, la previsione è cautamente positiva: i future sull’Eurostoxx 50 segnano un rialzo dell’1,5%, suggerendo un’apertura in recupero dopo il tonfo di ieri. Tuttavia, la volatilità resterà alta finché i contorni della politica commerciale USA non saranno più chiari. Gli investitori guardano con attenzione alle contromisure Ue e alle mosse della Fed, che potrebbe intervenire se l’economia globale vacilla ulteriormente.