Roma, 5 agosto 2024 – Le Borse mondiali in profondo rosso, sulla scia dei timori per una recessione Usa e di un’escalation in Medio Oriente. A Tokyo il Nikkei 225 ha perso il oltre il 12% nel giorno che ricorda il “lunedì nero" del 1987 quando l'indice cedette oltre il 14%. Male tutte le asiatiche con Seul maglia nera dopo il Giappone. A Wall Street il Dow Jones viaggia con un ribasso superiore al 2%, in apertura il Nasdaq lascia sul terreno il 6% per poi dimezzare le perdite. A Milano il Ftse Mib cede oltre il 2,2%, negative anche le altre europee (Londra -2%, Parigi -1,6, Francoforte -1,8%).
Il lunedì nero dei mercati asiatici
Con la caduta di oggi il principale indice di riferimento della Borsa giapponese azzera i guadagni dell'anno e torna ai minimi dalla fine di ottobre del 2023. Tokyo, travolta dal rialzo dello yen, e dalle preoccupazioni per l’economia Usa, ha accusato il suo peggior ribasso di tutti i tempi – in termini di punti – chiudendo al meno 12,40%, dopo che nel corso della seduta le perdite del Nikkei225 erano arrivate a superare il 13%. Seul ha chiuso al meno 8,77% dopo episodi di sospensioni delle contrattazioni mentre le piazze cinesi hanno contenuto meglio le perdite (Hong Kong -1,54%).
Il mercato Usa
A subire una raffica di vendite che ha portato Wall Street al ribasso sono soprattutto i titoli tecnologici: Tesla segna -9,4%, Apple -6,2%, Amazon -7,5%, Meta -6,3%, Nvidia -11,3%. Male anche le criptovalute, il Bitcoin ha perso il 14% nelle ultime 24 ore, Ethereum il 20%.
Piazza Affari
Tutti in rosso i titoli a Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha chiuso a -2.26%. Il peggiore è Nexi, che cede il 6,05% a 5,152 euro per azione. Male anche gli energetici, con Erg che perde il 4,77%, Saipem a -4,41% e Snam a -3,81%. Tra le performance peggiori si registrano quelle di Hera (-4,01%) e Stmicroelectronics (-3,93%). Giù anche le banche: Mps perde il 3,15%, Mediolanum il 2,84% e Unicredit il -2,54%.
Petrolio, oro, bitcoin
Anche il petrolio ha registrato livelli minimi da sei mesi sia sul Brent sia sul Wti, anche questi condizionati dall'andamento dell'economia americana. Il Bitcoin cede il 16,9% a 50.637,66 dollari, dopo essere anche sceso sotto i 50.000 dollari per la prima volta da febbraio. Perdono terreno le quotazioni dell'oro col contratto spot sul metallo giallo che è arrivato a cedere il 3,2%, maggior ribasso giornaliero dall'inizio di giugno e ora perde il 2,1% a 2.389,8 dollari l'oncia. Scivolano anche gli altri metalli preziosi a partire dall'argento in calo del 7,2%.
L’analista
"Un ribasso devastante quello del Nikkei – osserva David Pascucci, analista di XTB – che registra la seconda peggior performance dal 1987, anno del famigerato lunedì nero che ha scosso le borse mondiali e quello che vediamo oggi è una sorta di remake di quanto visto a fine anni 80. Il Nikkei annulla i guadagni visti da inizio anno in poche sedute, il panic sell è ovvio e la fuga dal rischio è palese. Il legame tra tasso di disoccupazione, mercati azionari, inflazione e tassi di interesse è assolutamente fondamentale e il recente rialzo del tasso di disoccupazione (negli Usa, ndr) apre la pista a quella che potrebbe essere una recessione, recessione confermata dal Sahm Indicator che si riporta sopra lo 0,5, livello che non si vedeva dal 2008 escludendo la distorsione del periodo pandemico. La strada sembra segnata, con uno scenario macro in peggioramento, probabilità di vedere tagli aggressivi dei tassi e molta volatilità sui mercati” conclude l’analista.