Milano, 6 agosto 2024 – Non sembrano convinte del rimbalzo le Borse europee dopo il lunedì nero dei mercati. I listini si muovono al di sotto della parità dopo una partenza leggermente positiva: gli indici azionari del Vecchio continente ondeggiano incerti, a Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,7% in un clima ancora molto nervoso e volatile. Milano a metà mattinata è la peggiore in Europa, seguita da Parigi e Madrid che viaggiano in ribasso di mezzo punto. Londra, Francoforte e Amsterdam oscillano ancora sulla parità. Lo spread Btp-Bund è in allargamento attorno ai 149 punti, mentre sono in rialzo sui mercati telematici i rendimenti dei titoli di Stato Usa. Il dollaro è in aumento dell'1% sullo yen, con l'euro che è in leggero calo (-0,2%) sul biglietto verde a quota 1,093. Oro e petrolio piatti. Senza dati macroeconomici di grande rilievo attesi per la giornata, gli operatori guardano anche ai future sull'avvio di Wall street, al momento solo marginalmente positivi.
In questo contesto, in Borsa a Milano prosegue la coraa di Mps (+7%) dopo i risultati del primo semestre, chiuso con un utile di 1,16 miliardi, e i target finanziari del nuovo piano. Bene anche Nexi (+2,6%) e generalmente le banche. In calo per contro tra i titoli principali Ferrari, che cede il 2,5%.
L’Europa a metà seduta
A metà seduta la peggiore è Madrid (-0,31%). A Milano il Ftse Mib cede lo 0,24% a 31.217 punti. Negativa anche Parigi, con il Cac 40 a -0,17%. Segno più a Francoforte, con il Dax a +0,22%, piatta Londra dove il Ftse 100 segna -0,03%.
Il lunedì nero delle Borse
Da segnalare il rimbalzo della Borsa di Tokyo che dopo il crollo di ieri ha chiuso in rialzo del 10,2%. Ieri sul Nikkei si è verificata una situazione di pesante sell off legata al rialzo dei tassi dopo la decisione della Banca del Giappone che ha portato il tasso di riferimento allo 0,25% da territorio negativo e l'apprezzamento dello yen sul dollaro che ha portato molti operatori indebitatisi in yen a chiudere le posizioni speculative di carry trade.
A questo si sono aggiunti i timori per un possibile rallentamento del ciclo economico Usa più forte del previsto dopo il dato sull'indice Ism manifatturiero. Da segnalare tuttavia che agosto è tradizionalmente un mese caratterizzato da una maggiore volatilità sui listini per la rerefazione del volume degli scambi che porta ad amplificare gli effetti dei dati.