Sabato 2 Novembre 2024

Borsa italiana oggi, come vanno i titoli della galassia Berlusconi da Mfe-Mediaset a Mondadori

Piazza affari in linea con gli altri mercati europei. Analisti: “Stabilità del gruppo alla base dell’andamento positivo”. Esperto: “Qualcuno parla di vendita”

Milano, 12 giugno 2023 - Dopo la morte di Silvio Berlusconi in borsa i titoli Mfe-Mediaset e Mondadori hanno iniziato a correre. Stamane è stato toccato il picco del 10%, poi il titolo ha iniziato a frenare: alle 12.30 era a quota +7,87% a 0,51 euro per le azioni A, e a quota +4,58% a 0,72 euro per le azioni B. Avanza anche Mondadori che registra un balzo del 2,2% a 1,99 euro. 

Nel pomeriggio, ore 14.30, hanno ulteriormente rallentato: le azioni B con dieci diritti di voto guadagnano il 3,1% a 0,71 euro e il titolo A con un diritto di voto sale del 6,4% a quota 0,50 euro. Mentre Mondadori registra l'1,3% a 1,97 euro. In calo Banca Mediolanum (-0,3%), di cui Fininvest detiene una quota del 30%. Verso le 16.30 le quotazioni hanno proseguito in rialzo: Le azioni Mfe categoria A, hanno toccato un +7,1% a 0,5065 euro, mentre le Mfe B hanno segnato  +3,78% a 0,715 euro. Mondadori invece tratta con un rialzo dell'1,2%, e Banca Mediolanum è pressoché invariata.

Chiusura in Rialzo

Il titolo Mef in chiusura ha guadagnato nella categoria A il 5,86% a 0,5 euro riducendo la distanza rispetto all'azione di categoria B (+2,32% a 0,70) alla quale sono assegnati 10 diritti di voto. Il mercato scommette sull'ipotesi possa essere venduta dagli eredi anche se la volata vista in mattinata in Borsa si è ridotta nel finale. Le stesse speculazioni non hanno riguardato Mondadori (+1,54%), né tanto meno la partecipata Mediolanum (+0,39%).

La stabilità del gruppo 

Secondo gli analisti è la stabilità della governance di Mfe-Mediaset alla base dell'andamento positivo in Borsa dopo la notizia della morte di Silvio Berlusconi. Il Biscione, secondo diversi operatori, resta saldo nelle mani della famiglia Berlusconi.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Analista: “Qualcuno parla di vendita”

"La corsa del titolo di Mfe è fondamentalmente dovuta ad una speculazione sulla notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi. Tuttavia questi 'spike' verosimilmente puntano a un aspetto secondario della scomparsa del Cav, che era il fondatore dell'azienda e dunque qualcuno parla ora di una possibile vendita", ha spiegato Vincenzo Longo, premium manager di Ig. "Certamente movimenti così violenti a ridosso della notizia, che comunque andrebbero valutati nelle opportune sedi quando la situazione sarà chiara, si riconducono a una mera speculazione sulla notizia, tant'è che il movimento è già parzialmente rientrato". L'analista ha quindi spiegato: "Berlusconi non era più alla guida dell'azienda da tanto tempo". Ma anche "non avendo più incarichi ufficiali, era comunque colui che l'aveva fondata e in sua presenza operazioni come questa non sarebbero state mai avviate", come conferma la continua presenza di Fedele Confalonieri in ospedale. E conclude "è improbabile che qualcuno conosca davvero ciò che c'è dietro. Negli ultimi anni Mediaset è stata comunque oggetto di tantissima speculazione proprio sui cambi ai vertici. E dal momento che è venuto a mancare il suo fondatore, questa notizia ravviva la speculazione".

Approfondisci:

Chi sono gli eredi di Berlusconi e che ruoli hanno nelle aziende di famiglia

Chi sono gli eredi di Berlusconi e che ruoli hanno nelle aziende di famiglia

Le partecipazioni oltre a Mediaset

Il 30% di Banca Mediolanum, il 48,6% di MediaForEurope e il 53,3% di Mondadori: sono queste, in ordine di valore economico, le partecipazioni rilevanti in società quotate facenti capo a Fininvest che sono al centro dell'attenzione dei mercati con la scomparsa di Silvio Berlusconi. La cassaforte Fininvest era controllata dall'imprenditore, attraverso le holding personali, e partecipata da tutti e cinque i figli: da capire come saranno i rapporti di forza con la successione e quindi come potrebbero confermarsi o cambiare le strategie di famiglia.

Ai valori attuali di Borsa la quota in Banca Mediolanum - dove il ruolo di primo socio è della famiglia Doris che ha anche la guida manageriale - vale 1,8 miliardi di dollari. Il pacchetto di controllo detenuto in MediaForEurope, la holding olandese nata da Mediaset e che ha incorporato anche le attività spagnole, vale circa 800 milioni di euro ai prezzi di Borsa. Nel capitale è ancora presente come secondo azionista Vivendi che tra quote dirette e indirette arriva vicino al 23%. Mfe "ha lanciato un piano industriale per la creazione di un gruppo paneuropeo di broadcasting con l'animo di irrobustire, nei vari Paesi europei, i sistemi di comunicazione nazionali, mettendo a fattore comune tecnologie e piattaforme, esasperando in pari tempo la connotazione locale di contenuti e informazione”, ha evidenziato il presidente Fedele Confalonieri nell'ultima assemblea degli azionisti di inizio giugno ricordando il progetto che ha portato il gruppo a detenere anche il 28,87% del gruppo media tedesco ProsiebenSat, pacchetto che alla Borsa di Francoforte vale quasi 600 milioni. L'ultima quotata del portafoglio Fininvest è Mondadori, la controllata di Segrate che negli ultimi anni ha focalizzato l'attenzione sui libri cedendo le testate dei periodici ha una capitalizzazione di Borsa di poco superiore ai 500 milioni e quindi, senza considerare un eventuale premio di controllo, la partecipazione Fininvest vale circa 280 milioni.

Le speculazioni

"Non è difficile immaginare che se arrivassero le offerte giuste la famiglia Berlusconi si potrebbe disimpegnare da Mfe ed è questo il motivo per cui sale il titolo”. È la visione degli analisti (riportata dall’agenzia Ansa) sulla reazione di Borsa alla morte di Silvio Berlusconi. Le azioni di categoria A, che trattano a sconto rispetto alle B, guadagnano il 6,18% a 0,50 euro, quelle di categoria B il 3,27% a 0,71 euro. La lunga malattia, i recenti ricoveri fanno immaginare che le aziende fossero preparate alla sua scomparsa e quindi non sono attesi scossoni e in generale il mercato si aspetta che tutto prosegua “in un'ottica di continuità”. Tuttavia anche se “oggi è prematuro immaginare un orizzonte temporale”, la Borsa specula sulle difficoltà di gestire una famiglia allargata come quella del Cavaliere. La sua morte può quindi “aprire scenari tutti da scrivere” nei quali il mercato “vede la possibilità di uno sviluppo che generi valore”. E qualche considerazione su un possibile compratore porta a Vivendi (-0,91% sul listino di Parigi) che di Mfe è il secondo azionista. Il primo banco di prova per valutare la compattezza, dei cinque figli di Silvio Berlusconi verso le scelte aziendali sarà l'operazione di integrazione a livello europeo di Mediaset che rimane sul tavolo. La Borsa non si aspetta invece cambiamenti nella partecipazione in Mondadori (+1,33%) e nemmeno la quota in Mediolanum (-0,42%) è mai stata messa in discussione, né lo è ora.

Andamento Borsa

Il rialzo a metà mattinata è stato generale, in linea con il resto d'Europa. L'indice Ftse Mib segna un +1,08% a 27.456 punti. Accelerano i titoli finanziari, con Generali +1,3%, Azimut +1,4%, Bper +1,8%, Unicredit +1,5%. Nell'industria spunto di Prysmian (+3,4%), bene l'auto con Stellantis +2%, Ferrari +1,3%, Pirelli +1,5%. Restano deobli i petroliferi, giu' anche Tim con un -0,9%.