Lunedì 12 Agosto 2024

Borsa italiana, spread chiude a 298. Bene Piazza Affari

Positive nel finale le Borse europee (Milano la migliore), dopo il mancato declassamento dell'Italia da parte di Standard & Poor's. Asta Bot, collocati 6 miliardi di semestrali, tassi in calo

Un operatore di borsa (Ansa)

Un operatore di borsa (Ansa)

Milano, 29 ottobre 2018 - Avvio di settimana brillante per la Borsa. Dopo la decisione da parte di Standard & Poor's di confermare il rating dell'Italia, lo spread chiude oggi in calo a 298 punti base con un rendimento al 3,35%. Positive le borse europee nel finale, con Milano (Ftse Mib +2%) in testa, seguito da Francoforte (+1,53%), Londra (+1,51%), Madrid (+1,31%) e Parigi (+0,76%). Questa mattina il differenziale tra Btp e Bund ha aperto in calo a 301 punti, per poi scendere ulteriormente a 298, con un rendimento al 3,33%. Nel primo pomeriggio è arrivato fino a un minimo di 288 per poi riportarsi sui 290 punti base. Un sospiro di sollievo per i nostri titoli dopo la chiusura del differenziale a 309 punti venerdì scorso. Per tutta la mattina positivo anche l'andamento delle piazze finanziarie europee: +1,8% Milano nella prima parte della mattina (per poi spingersi oltre il 2%), Londra +0,6%, Francoforte +0,54%. 

L'andamento favorevole della Borsa sfrutta il traino del giudizio positivo dell'agenzia Standard & Poor's che ha confermato il rating dell'Italia e ha rivisto l'outlook da stabile a negativo. Il livello del nostro rating resta dunque due gradini al di sopra del temuto "speculative grade", comunemente chiamato "junk", ossia "spazzatura". Tuttavia, il passaggio dell'outlook da "stabile" a "negativo" potrebbe preludere a un declassamento nei prossimi mesi.

ASTA BOT - Il Tesoro ha collocato tutti i 6 miliardi di euro di Bot semestrali offerti in asta oggi, con il tasso in calo. Il rendimento medio è sceso a 0,159% da 0,206% del collocamento di fine settembre. Stabile la domanda che ha raggiunto i 9,618 miliardi di euro contro i 9,857 miliardi di euro dell'asta del mese scorso, con un rapporto di copertura pari a 1,6 contro 1,64 precedente.