Cresce il turismo nelle aree protette italiane. Ogni anno si contano 27 milioni di presenze nei parchi, che generano fino a 105mila posti di lavoro e un valore di 5,5 miliardi. Sono i dati emersi dal progetto DestiMed volto a valutare l’impatto del turismo sostenibile nelle aree protette. «Federparchi sta portando avanti da tempo un impegno - ha detto il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri - affinché la crescente domanda di turismo nelle aree protette trovi sempre il giusto equilibrio con la tutela della biodiversità. Stiamo puntando molto, anche con la spinta del ministero dell’Ambiente, sulla Carta Europea per il Turismo Sostenibile. Una importante certificazione di qualità che in Italia ormai attesta 16 su 24 parchi nazionali».
DestiMed è un progetto di cooperazione transnazionale, finanziato dal programma Interreg Med, che punta a gestire e promuovere un nuovo modello di ecoturismo, in grado di stimolare lo scambio culturale e coniugare concretamente sviluppo territoriale e conservazione ambientale. Una delle principali innovazioni del progetto è rappresentata dall’elaborazione del Footprint Calculator,metodo adottato dal Gfn (Global Footprint Network), attraverso il quale è possibile calcolare l’impatto ambientale dei pacchetti turistici mediante la loro impronta di CO2.