Roma, 4 giugno 2020 - Il bonus vacanze è una misura varata con il decreto Rilancio. Prevede un incentivo a chi trascorrerà le vacanze in Italia. Verrà erogato dall’1 luglio fino al 31 dicembre di quest’anno sotto forma di tax credit vacanze. Prevede un credito d’imposta sulla base del numero di componenti del nucleo familiare: ai single vanno 150 euro, 300 alle famiglie con due persone, 500 alle famiglie con tre o più componenti. Ma possono richiederlo solo i nuclei con Isee non superiore a 40mila euro. Può essere utilizzato al momento del pagamento del conto nelle strutture oppure scontato dal tour operator o dall’agenzia di viaggi che organizzano la vacanza. Le attività possono cedere il credito d’imposta (80% del bonus) ai fornitori o a soggetti come le banche. Ecco, nel dettaglio, il funzionamento del bonus vacanze.
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La misura
INCENTIVI PER CHI VIAGGIA IN ITALIA - Per sostenere l’industria del turismo, che vale il 13% del Pil (233 miliardi con 3,5 milioni di occupati) ed è il settore più colpito dalla pandemia da Covid-19, il governo, su iniziativa del Mibact (ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) ha previsto un incentivo a chi farà le prossime vacanze nel nostro Paese, in qualsiasi località turistica e struttura ricettiva. Il bonus vacanza, previsto dal decreto Rilancio (articolo 176) verrà erogato dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 sotto forma di tax credit vacanze.
Quanto vale
NON SI USA SU BOOKING E AIRBNB - Il bonus prevede un credito d’imposta in base al numero dei componenti il nucleo familiare. Quindi 150 euro per i single, 300 per le coppie e 500 per famiglie con tre e più componenti. Può essere usato solo da uno dei componenti della famiglia e in un’unica struttura (non frazionato). Può essere speso in alberghi, pensioni, villaggi turistici, residence con partita Iva, agriturismo, B&B, campeggi. Gli acquisti online per avere diritto al buono sono previsti solo sui portali di tour operator, agenzie e infoalberghi, non sulle piattaforme di prenotazione e transazione come Booking, Airbnb e simili.
Come si ottiene
SERVE UN'IDENTITA' DIGITALE E CI SARA' UN'APP - Possono fare richiesta del buono solo i nuclei familiari che hanno un Isee ordinario o corrente (l’Indicatore della situazione economica rilasciato dall’Inps e/o da un Caf o un professionista abilitato) che non superi i 40mila euro annui. Per ottenere il buono vacanza nei prossimi giorni dovrebbe essere attivata una app apposita. Per scaricarla dovrebbe essere previsto il possesso di una identità digitale (Spid) grazie alla quale, con la app, si ottiene un Qr-Code che di fatto serve come bonus.
Come si utilizza
L'80% VIENE SCONTATO DALLA STRUTTURA - Il decreto prevede che il tax credit vacanze si possa utilizzare con "l’intesa" della struttura turistica. Quindi non ci sarebbe l’obbligo di accettarlo. Al pagamento, l’80% del buono viene scontato nella fattura (quindi se il soggiorno costasse mille euro e si avesse un buono da 500 euro se ne spenderebbero solo 600) dalla struttura. Il 20% resta come credito d’imposta da scontare nella dichiarazione dei redditi 2021. L’albergatore deve rilasciare fattura elettronica o documento commerciale con gli estremi (tra cui il codice fiscale) del beneficiario.
La cessione del credito
L'ATTIVITA' PUO' CEDERE IL CREDITO - Il buono può essere utilizzato al momento del pagamento del conto nelle strutture oppure scontato dal tour operator o dall’agenzia di viaggi che organizzano la vacanza. Le attività possono cedere il credito d’imposta (l’80% del bonus) ai fornitori o ad altri soggetti come le banche. Il credito può essere utilizzato a compensazione di quanto dovuto al Fisco con la dichiarazione dei redditi. In sede di controlli, l’Agenzia delle Entrate applicherà interessi e sanzioni sulle somme eventualmente portate a credito ed eccedenti quanto previsto.
Il rimborso delle vacanze
VOUCHER NON OBBLIGATORIO E POLIZZA ASSICURATIVA - In caso di prenotazione e pagamento di viaggi e vacanze non effettuati causa lockdown, il decreto Cura Italia aveva previsto che tour operator, agenzie, operatori del trasporto disponessero il rimborso di biglietti o soggiorni non goduti o fornissero voucher di pari importo validi un anno. Ma nei giorni scorsi l’Antitrust ha sostenuto il voucher senza possibilità di scelta del consumatore viola le normative europee. Perciò si dovrebbe dotare il voucher di una polizza assicurativa in caso di fallimento del tour operator e il diritto al rimborso in denaro se dopo un anno il consumatore non ha usufruito del voucher.
Il sussidio per gli stagionali
1000 EURO A MAGGIO ANCHE PER GLI INTERINALI - Ai lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, beneficiari a marzo di un’indennità da 600 euro, il dl Rilancio ha stabilito un sussidio di 600 euro anche per aprile e di 1000 euro per maggio. L’indennità è riconosciuta anche ai lavoratori in somministrazione e impiegati presso imprese utilizzatrici del settore turistico, che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020. Le domande vanno inviate all’Inps. Esclusi titolari di pensione e Naspi e dipendenti.