Giovedì 10 Ottobre 2024

Bonus ristrutturazione salvato dai tagli? Leo: “Potremmo tenerlo al 50% per la prima casa”

Senza interventi del governo le detrazioni scenderanno al 36% nel 2025. Conte: “Bonus al 50%? Troppo poco, l’edilizia sta franando”

Roma, 11 ottobre 2024 – Scongiurare la sforbiciata del bonus ristrutturazione, almeno per la prima casa. Ad avanzare l’ipotesi il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, durante il suo intervento al convegno di FdI 'Far crescere insieme l'Italia’ a Milano. “Potremmo ritornare a una detrazione sul 50 per cento per la prima casa – spiega Leo -. Dobbiamo agevolare coloro che vogliono usufruire del cosiddetto bonus edilizio per la prima casa". La novità riguarderebbe chi intende ristrutturare la propria abitazione, a pochi mesi dalla deadline, prevista per il 2025, che prevede la riduzione dell’aliquota di detrazione del bonus ristrutturazione dal 50% al 36%. "Senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse - sottolinea il viceministro - penso che si potrebbe tornare al 50% per la prima casa".

I dati del Superbonus
I dati del Superbonus

Leo ha anche toccato il tema degli extraprofitti, precisando che il governo sta ancora valutando "quali risorse reperire", mentre viene escluso un contributo da parte delle imprese energetiche (“Per il momento non se ne parla”, replica a chi gli chiede del tema). "Dobbiamo trovare una soluzione equilibrata che porti gettito alle casse erariali", spiega sottolineando che "questo è l'obiettivo". Alla domanda sull'entità del gettito Leo replica che "ancora lo stiamo calibrando bene, dobbiamo verificare quali sono le altre risorse che riusciamo a reperire".

Conte: “Bonus al 50%? Troppo poco”

Al viceministro Leo replica a stretto giro il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. "Ecco qui la genialata: dobbiamo recuperare i bonus edilizi. Si parla di un bonus al 50%, credo sia poco, dobbiamo migliorare", commenta l’ex premier a margine della presentazione del programma del M5S Genova.

"Quando la propaganda va via, si deposita, poi il governo si scontra con la dura realtà” che “gli arriva in faccia come un treno”, aggiunge. “Hanno detto che i bonus edilizi non andavano bene, ma nessuno ha mai detto che il Superbonus 110% doveva essere infinito nel tempo: è stata una misura in piena pandemia per far ripartire l'economia e così è stato”, dice ancora. “Adesso il viceministro Leo si rende conto che tutto il comparto dell'edilizia sta franando – conclude -. Hanno visto i risultati, il Pil non cresce come hanno previsto loro. E adesso c'è anche da tagliare la spesa, da trovare nuove tasse per 13 miliardi, avendo sottoscritto questo patto di stabilità".