Roma, 8 agosto 2024 – Con circa 5 milioni di Partite IVA, l'Italia è, dopo la Grecia, il Paese UE con la più alta percentuale di lavoratori autonomi. Ecco perché è di grande interesse il bonus Partite Iva 2024, noto come bonus ISCRO, per il quale la recente Legge di Bilancio ha introdotto alcune novità.
Cos'è il bonus Iscro e chi può usufruirne
Il bonus Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa) è un sostegno economico per tutti i lavoratori autonomi in difficoltà economica. Il bonus va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 800 euro al mese, per un periodo totale di sei mesi. Ovviamente vi sono alcuni criteri da soddisfare per poterne usufruire. Vediamo quali sono:
- Essere iscritti alla Gestione Separata Inps dedicata ai lavoratori autonomi;
- Avere una partita IVA attiva da almeno 3 anni;
- Aver perso almeno il 70% del fatturato rispetto ai due anni precedenti;
- Avere un reddito annuo inferiore a 12.000 euro;
- Essere in regola con i versamenti previdenziali.
Come si calcola l'Iscro 2024?
Il bonus viene calcolato prendendo in esame i redditi semestrali degli ultimi due anni, sui qual si conteggia il 25%, che è poi l'importo che viene elargito. Tale aiuto economico è riconosciuto anche a coloro i quali fanno parte di studi associati, purché siano iscritti alla Gestione Separata Inps. Sono esclusi i titolari di una Naspi o Dis-coll, o gli aventi un reddito superiore ai 12mila euro annui, o i lavoratori non in regola con i contributi.
Come si invia la domanda?
La domanda deve essere presentata entro e non oltre il 31 ottobre 2024, accedendo al sito dell'Inps, andando alla sezione "Indennità per lavori autonomi Iscro: domanda online", quindi autenticandosi con spid o carta di identità elettronica, e seguendo la procedura guidata per completare la domanda. In alternativa, è anche possibile chiamare il Contact Center Inps al numero verde 803164 (da rete fissa) o il numero 061-64164 (da rete mobile). Una volta presentata la domanda, non sarà possibile ripeterla per i due anni successivi.
Quando decade il diritto al bonus?
Il diritto al bonus Iscro può decadere in alcune circostanze, tra cui la chiusura della Partita IVA durante il periodo in cui si percepisce il bonus, o se il beneficiario inizia a ricevere altre forme di sostegno al reddito, o se ci si iscrive ad altri enti previdenziali. In tal caso, dovranno essere restituite tutte le somme percepite fino a quel momento. Questo bonus arriva anche per provare a ridurre l'emorragia di nuove Partite Iva. Infatti, come indicato dall'ultimo Osservatorio del Dipartimento delle Finanze del Mef, nel 2023 vi è stato un calo dell'1.9% di nuove aperture rispetto all'anno precedente, con un numero totale di nuovi lavoratori autonomi pari a 492.176.