Roma, 16 agosto 2023 – Se per ottenere il Superbonus al 90% sono richiesti specifici requisiti, chi ristruttura casa può comunque accedere a molte altre agevolazioni, che sono state confermate per il 2023 e per alcune delle quali vale ancora lo sconto in fattura e la cessione del credito. Dal bonus ristrutturazioni al bonus mobili è possibile portare in detrazione almeno il 50% delle spese sostenute. Ecco, in dettaglio, tutti i bonus casa 2023 e quali opportunità si potranno ancora sfruttare a partire da settembre, al rientro dalle ferie.
Bonus ristrutturazioni
Per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, dove sono previsti interventi quali installazioni di scale e ascensori e sostituzione di infissi e serrande, è possibile ottenere una detrazione fiscale Irpef pari al 50% della spesa sostenuta e fino ad un massimo di 96 mila euro per unità immobiliare. Dal 31 marzo 2023 si può però usufruire dell'agevolazione portando il bonus nella dichiarazione dei redditi, da ripartire in dieci rate annuali, mentre non si può più richiedere lo sconto in fattura o cedere il credito. Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto per tutto il 2023 e per il 2024.
Bonus barriere architettoniche
E' valido per il 2023 anche il bonus che consente di ottenere una detrazione del 75% per le spese sostenute per eliminare barriere architettoniche o installare impianti per disabili in condomini o singole unità immobiliari.
Sismabonus
Confermato per il 2023 e per il 2024 anche il Sismabonus, la detrazione Irpef, che varia dal 50 all’85%, per chi fa interventi antisismici alla propria abitazione. La percentuale cambia secondo la zona in cui si trova l’unità immobiliare (se sismica o meno), la destinazione d’uso dell’immobile e la tipologia di intervento.
Bonus mobili 2023
Se si sta ristrutturando casa, è possibile detrarre le spese per l'acquisto di mobili - quali letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione – ed elettrodomestici in classe A fino ad un massimo di 8mila euro per il 2023 e di 5mila euro per il 2024. Nelle spese detraibili rientrano anche i costi di trasporto e montaggio. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici.
Bonus riqualificazione energetica
Sono state prorogate fino al 31 dicembre 2024 la detrazione e la possibilità di cessione e sconto in fattura per gli interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. In generale, le detrazioni sono riconosciute per la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell'edificio (coibentazioni, pavimenti, finestre, comprensive di infissi), l'installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale. Per la maggior parte degli interventi la detrazione è pari al 65%, per altri spetta nella misura del 50%. Rientra in questo ambito anche il bonus caldaia, che riguarda le spese sostenute per interventi di risparmio energetico, con un limite di spesa di 100mila euro da dividere in dieci anni. La richiesta del bonus deve essere presentata all'Agenzia delle entrate entro 90 giorni dall'intervento, includendo la documentazione dei costi e delle caratteristiche dell'impianto. Le aliquote variano dal 50% al 65% secondo classe energetica raggiunta con la sostituzione della caldaia. Anche in questo caso si può cedere il credito o ottenere uno sconto diretto in fattura.
Bonus verde 2023
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% su una spesa massima di 5mila euro per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Sono agevolabili anche le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, sempre fino a un importo massimo complessivo di 5mila euro per unità immobiliare a uso abitativo. La detrazione sarà anche in questo caso ripartita in dieci anni.
Bonus acqua potabile
Per razionalizzare l'uso dell'acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare. Il limite di spesa è di mille euro per persone fisiche e 5mila euro per esercenti di attività d’impresa.