Roma, 17 settembre 2023 – Un contributo per le famiglie alle prese con il caro-carburanti. Il governo dovrebbe approvare fra la fine di settembre e la prima settimana di ottobre, un nuovo bonus destinato agli automobilisti. Ma non solo. Infatti i rincari dei carburanti si riflettono sull’intera filiera del carrello della spesa, dal momento che l’88% delle merci che troviamo sugli scaffali dei supermercati viaggiano su gomma e ovviamente risentono dell’impennata dei prezzi. Ma come funziona il bonus? E chi spetta?
Il nuovo contributo
Secondo le prime indiscrezioni, il bonus non dovrebbe superare gli 80 euro, poco meno della metà rispetto ai 150 euro che erano stati previsti in un primo momento. E dovrebbe essere finanziato con l’extra-gettito dell’Iva incassato dall’erario proprio a causa dell’impennata dei prezzi alla pompa, con la super che è ormai arrivata a 2 euro. Secondo le ultime stime, la dote a disposizione sarebbe di circa 2 miliardi. Ma solo una minima parte sarà destinata agli sconti per le famiglie.
A chi spetta
Il bonus sarà legato al reddito, a differenza del taglio delle accise deciso dal governo Draghi che prevedeva risparmi per tutti gli automobilisti, compresi quelli della fascia più ricca. In questo caso la soglia Isee prevista si ferma a 15mila euro lordi all’anno. Il contributo quindi dovrebbe essere destinato a 1,3 milioni di famiglie per una spesa complessiva di circa 100 milioni di euro.
Come sarà erogato
In un primo tempo si era pensato ad una “card carburante” da distribuire alle famiglie. Molto probabilmente si opterà per un meccanismo più semplice. Gli 80 euro saranno caricati sulla cosiddetta social card “dedicata a te” che prevede un contributo pari a 382,5 euro per l'acquisto di beni e alimenti per famiglie di almeno tre componenti e un Isee fermo a 15mila euro lordi. L’idea di ricaricare la social card sempre essere più quotata rispetto all’ipotesi precedente di un sconto da far scattare direttamente alla pompa di benzina.
I vantaggi
Il governo ha scelto la strada di contenere il bonus solo per determinate fasce di reddito. Una scelta dettata dalla necessità di far quadrare i conti del Tesoro anche alla luce della prossima manovra economica. Non a caso, prima di decidere l’importo del bonus benzina l’esecutivo vuole attendere la Nadef, la Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza che sarà presentata il 27 settembre e che conterrà, di fatto i numeri definitivi della prossima Legge di Stabilità. Da qui si capirà anche la periodicità del contributo. Secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere trimestrale, e scattare solo quando i carburanti superano una certa soglia.